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Goletta Verde arriva in Puglia. Just Transition Fund, le proposte di Legambiente per Taranto: verso un distretto dell’innovazione green e una giusta transizione

Questa mattina a Taranto si è svolta la conferenza stampa, organizzata da Legambiente Puglia per presentare, promuovere e consegnare al Sindaco di Taranto le proposte dell’associazione ambientalista per i progetti del Just Transition Fund.

 

BARI - La Goletta Verde di Legambiente, l’imbarcazione dell’associazione ambientalista che solca le acque del nostro Paese con lo scopo di monitorare la qualità delle acque, denunciare le illegalità ambientali, le trivellazioni di petrolio, il marine litter e l’abusivismo edilizio, sbarcherà in Puglia, a Trani, dal 28 al 30 luglio. In attesa del suo arrivo, questa mattina a Taranto si è svolta la conferenza stampa, organizzata da Legambiente Puglia per presentare, promuovere e consegnare al Sindaco di Taranto le proposte dell’associazione ambientalista per i progetti del Just Transition Fund. Hanno partecipato Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, Ruggero Ronzulli, presidente Legambiente Puglia e Lunetta Franco, presidente Legambiente Taranto

Taranto e Brindisi sono un banco di prova della capacità del governo italiano e delle istituzioni regionale e locali di dotarsi di una politica industriale che, anche grazie alle risorse del Next Generation EU, dia un futuro diverso a due realtà che stanno pagando un caro prezzo in termini di salute, ambiente, opportunità negate. "Legambiente propone di guardare unitariamente ai due territori per avere maggiori opportunità di successo puntando su un distretto dell’innovazione green, creando sinergie tra le rispettive risorse infrastrutturali, produttive, naturali, culturali ed umane - dichiara Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia. Un progetto ambizioso che si muova lungo quattro assi: liberarci dai veleni, decarbonizzare le produzioni inquinanti, favorire l’innovazione energetica, ambientale e sociale, investire su formazione e ricerca. Un ruolo determinante di stimolo e guida dovrà svolgerlo la Regione Puglia".

Nel suo dossier l'associazione chiede di imboccare con chiarezza la strada della decarbonizzazione. "Per lo stabilimento ex Ilva di Taranto il Governo abbatta in via prudenziale del 50% la capacità produttiva massima attribuita agli impianti attualmente in uso, nelle more di una integrazione della recente Valutazione del Danno Sanitario che evidenzia un rischio sanitario non accettabile per una produzione di 6 milioni di tonnellate annue di acciaio – ha sottolineato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Il nuovo Piano industriale contempli lacostruzione di forni elettrici e segua il faro della decarbonizzazione indicato dall’Europa, avviando la rivoluzione dell'acciaio pulito con la realizzazione, da subito, di un impianto che utilizzi l’idrogeno verde conl’obiettivo di arrivare in pochi anni ad una rilevante capacità produttiva, come faranno in Svezia sia Hybrit che H2 Green Steel".

Il territorio di Taranto è inserito in un Sito d’Interesse Nazionale (SIN) particolarmente vasto individuato con la Legge 426 del 1998 ed ai primi posti per contaminazione delle matrici ambientali.L’estensione dell’area contaminata e da bonificare è pari a 11.389 ettari, di cui 7.006 a mare e 4.383 a terra. Per Legambiente non è ammissibile che il sito sia ancora da bonificare dopo oltre 30 anni dall’individuazione di Taranto quale area ad elevato rischio di crisi ambientale (avvenuta nel 1990!); l’associazione chiede di definire gli interventi cantierabili da subito e di individuare ulteriori rilevanti risorse da mettere in campo per liberare il capoluogo jonico dai veleni.

Altro obiettivo da perseguire per Legambiente è “accelerarele rinnovabili”: insieme alla solarizzazione ed alla riqualificazione energetica delle città, in Italia l’eolico a terra e off-shore è una delle strade da percorrere con convinzione e costituisce un’opportunità per Taranto, per la sua industria siderurgica, per la valorizzazione del suo porto. Anche i mari pugliesi possono ospitare parchi eolici galleggianti: l'associazione chiede alla Regione Puglia di finanziare uno studio anemologico per sfruttare appieno le potenzialità dei venti pugliesi e di attivare lo strumento del dibattito pubblico. La filiera delle rinnovabili deve diventare anche il volano per la riconversione della raffineria di Taranto, sull’esempio di altre realtà italiane.

"Accanto alla decarbonizzazione, riteniamo prioritario un progetto di vera e propria “rigenerazione” del Mar Piccolo e delle sue sponde - dichiara Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto -, che in primo luogo dovrà vedere la realizzazione della bonifica delle aree da destinare alle attività di mitilicultura e andrà sviluppato un progetto che integri la valorizzazione della cozza tarantina, anche attraverso una D.O.P., mitilicultura sostenibile, con uso di materiali biodegradabili ed eliminazione dei manufatti abusivi, attività di pescaturismo e escursionistiche, con imbarcazioni alimentate ad energia solare prodotte da aziende cantieristiche locali. Gli approdi lungo la costa del Mar Piccolo vanno inseriti in una Ciclovia del Mar Piccolo che attraversi gli habitat compresi nel Parco recentemente istituito dalla Regione. Vanno inoltre bonificate le aree da destinare a nuovi insediamenti compresi nel C.I.S. Taranto o privati per attività compatibili con il Parco. Altro intervento necessario è il recupero del tessuto urbano della Città Vecchia nella parte che guarda il Mar Piccolo".

Le altre proposte di Legambiente per l’utilizzo del Just Transition Fund per Taranto sono:

  • Aree ex Ilva, bonifica ed energia rinnovabile: I commissari di ILVA in A.S. devono accelerare la bonifica delle aree di loro pertinenza, definendo in tempi rapidi la destinazione dei cospicui fondi già a loro disposizione e rendicontando periodicamente sul loro operato ai cittadini di Taranto. Una parte di tali aree dovrebbe essere utilizzata per la produzione di energia rinnovabile.
  • Mobilità Sostenibile: Accanto alla realizzazione di una Ciclovia del Mar Piccolo, collegata alla rete delle Ciclovie pugliesi, va potenziata la rete ciclabile urbana di Taranto e realizzati interventi previsti dal PUMS come l'area a traffico limitato del Borgo. Va perseguito il miglioramento delle tratte ferroviarie Bari-Taranto e Brindisi-Taranto, in termini di riduzione dei tempi di percorrenza e di maggiore frequenza dei collegamenti.
  • Rigenerazione urbana: L’associazione ritiene fondamentale la piena realizzazione della Foresta Urbana con l’obiettivo di mettere a dimora 200mila alberi entro il 2025 ed un milione entro il 2030. In questo quadro va realizzato il Parco del fiume Galeso. Altri interventi auspicabili sono la riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici accompagnata, per ciò che riguarda gli edifici scolastici, dalla loro messa in sicurezza.
  • Distretto economia circolare: Appare prioritario estendere rapidamente la raccolta differenziata dei rifiuti in tutto il perimetro urbano coniugando il porta a porta spinto con massicci investimenti in tecnologia digitale. Vanno previsti impianti per il riciclo creando un piccolo distretto dell’economia circolare, il primo del Sud Italia, con impianti per per la digestione anaerobica per produrre biometano e compost di qualità da frazione organica dei rifiuti urbani; per la selezione e la valorizzazione dei rifiuti da imballaggio da raccolta differenziata; per il riciclo dei prodotti assorbenti per la persona, delle terre da spazzamento, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita; per il riuso dei prodotti dismessi in Centri di preparazione per il riutilizzo, per avviare a riciclo i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche a fine vita.

La città jonica da troppo tempo aspetta provvedimenti che concilino nel concreto il diritto alla salute e il diritto al lavoro, ecco perché è necessario definire una visone condivisa di sviluppo da strutturare nel piano di azione territoriale. Servono azioni urgenti per salvaguardare la salute e per definire un piano di lungo respiro per imprimere finalmente una svolta, seguendo il faro della decarbonizzazione indicato dall’Europa.

Intanto il motto di quest’anno della Goletta Verde, Non ci fermeremo mai, accompagna l’imbarcazione nel suo viaggio in difesa delle coste e del mare.

Anche questa edizione vede come partner principali CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

La tappa pugliese inizia il 28 luglio con l’arrivo di Goletta a Trani. La mattina ci sarà una tavola rotonda sulla tutela del paesaggio e del territorio, il pomeriggio sarà dedicato alla condivisione dell’esperienza di Scuola Corsara, la presentazione del libro VI TENIAMO D'OCCHIO. IL FUTURO SOSTENIBILE SPIEGATO BENE, la videoproiezione di “Deforestazione Made in Italy” e per finire le Danze Corsare. Il 29 luglio la mattina è previsto un flash Mob di denuncia delle cave e discariche dismesse e abbandonate del territorio e visite guidate su Goletta, il pomeriggiosarà dedicato ai laboratori di autocostruzione di Scuola Corsara e con materiali riciclati, seguiti dalla pulizia della banchina balneare del molo del porto. La serata del 29 si conclude con l’Ecofestival e il Corsaro-Fest, dove si esibiranno gruppi musicali. La tappa pugliese si conclude il 30 luglio con la presentazione a Bari dei dati del monitoraggio di Goletta Verde nelle coste pugliesi e, nel pomeriggio a Brindisi, la presentazione Dossier Un’altra Brindisi è possibile.

 

PROGRAMMA DELLA TAPPA PUGLIESE DI GOLETTA VERDE
Mercoledì 28 luglio
ore 10.30| Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 Trani


Tavola Rotonda: la tutela del paesaggio e del territorio: terra e costa.
Confronto tra istituzione ed associazioni sulle problematiche ambientali della Puglia e della Provincia di Barletta-Andria-Trani con particolare attenzione al tema della cave dismesse ed abbandonate, erosione costiera ed abusivismo edilizio.


Intervengono:
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Ruggero Ronzulli, presidente Legambiente Puglia
Cristiana Biondo, portavoce di Goletta Verde
Amedeo Bottaro, sindaco di Trani
Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente e Paesaggio Regione Puglia
Bernardo Lodispoto, presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani
Debora Cilento, consigliera regionale della Puglia
Vito Bruno, direttore generale Arpa Puglia
Raffaella Merra, assessora all’ambiente Comune di Trani
Pierluigi Colangelo, presidente Legambiente Trani
A seguire ci si sposterà presso il porto di Trani - Molo Santa Lucia - per il saluto alla Goletta Verde e brindisi di benvenuto.

Ore 17.00 | Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 Trani
Aperitivo Corsaro
Condivisione dell’esperienza del progetto Scuola Corsara quale modello di co-progettazione e relazione tra terzo settore, scuola e istituzioni pubbliche presso
“Caffè Corsaro” nell’area verde dell’Asl Bat CSM Trani attivato dalla interazione tra gli studenti dell'IISS Aldo Moro - Trani, i pazienti del Centro di Salute Mentale di Trani, la neuropsichiatria infantile e adolescenziale e il Centro Autismo.
Interverranno:
I Partners del progetto Scuola Corsara
Francesca Zitoli,
Assessore alle culture e pubblica istruzione
Eugenio Benedetto Martello, Assessore ai servizi sociale e politiche giovanili
Ruggero Ronzulli, presidente Legambiente Puglia

Ore 18.30| Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 Trani    
Presentazione del libro
VI TENIAMO D'OCCHIO. IL FUTURO SOSTENIBILE SPIEGATO BENE scritto a 4 mani da Potito Ruggiero, giovanissimo ambientalista diventato famoso per aver manifestato da solo per il Fridays for Future, e Federico Taddia (Baldini + Castoldi, Milano 2021). Conversazione con Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Ore 20.00| Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 Trani    
Videoproiezione “Deforestazione Made in Italy” e dibattito sulla new green generation e sui temi della sostenibilità ambientale e tutela del territorio.

Ore 21.00| Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 Trani    
Danze corsare multiculturali.

Giovedì 29 luglio      
Ore 9.30 | Agro di Trani | Contrada Casarossa   
Gli attivisti e le attiviste di Goletta Verde e Legambiente terranno un flash Mob di denuncia delle cave e discariche dismesse e abbandonate del territorio.

Dalle ore 10.30 alle ore 12.30| Molo Santa Lucia | Porto di Trani
Visite guidate
su Goletta Verde.

Ore 15.00| Ex Ospedaletto |Corso Imbriani, 80 | Trani
Laboratorio di autocostruzione arredi urbani di Scuola Corsara
in collaborazione con DSM ə NPIAnpia Asl BT e Shiski concept space presso l’area verde del Bar Corsaro.

Ore 17.00 | Molo Santa Lucia| Porto di Trani
Pulizia della banchina balneare del molo del porto
(braccio) con la collaborazione delle associazioni ambientaliste del territorio.

Ore 18.00 | Molo Santa Lucia| Porto di Trani
Laboratorio di autocostruzione con materiale recuperato dalla spiaggia
con la partecipazione di bambini e adolescenti degli istituti scolastici della città.

Ore 19.00| Molo Santa Lucia| Porto di Trani
Ecofestival
con allestimento di stand espositivi delle realtà associative della regione e momento di discussione e confronto.

Ore 21.00| Molo Santa Lucia| Porto di Trani
Corsaro-Fest
con esibizione di gruppi locali giovanili emergenti e indipendenti
SUL PALCO:

PROYECTO INDIO - Hard Rock/Blues (Bogotà)

Cantarella - Alternative Rock (Bitonto)

 Death2Pigs - Industrial Metal (Bari)

VILEMASS - Death Metal (Bisceglie)

Venerdì 30 luglio
Ore 10.30 |Sede Legambiente Puglia| Via della resistenza 48 B/2 | Bari
Conferenza stampa regionale di presentazione dei risultati del monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste pugliesi e approfondimento sullo stato dei depuratori in Puglia.
Interverranno
:
Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Cristiana Biondo, portavoce di Goletta Verde
Raffaele Piemontese, assessore Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia
Vito Colucci, Direttore Generale Autorità Idrica Pugliese
Vincenzo Campanaro, Direttore scientifico Arpa Puglia
Contrammiraglio Giuseppe Meli, Direttore marittimo della Puglia e della Basilicata ionica.

Ore 18.00 | Parco Buscicchio| Brindisi

Presentazione Dossier "Un’altra Brindisi è possibile". Taranto e Brindisi verso un distretto dell’innovazione green e una giusta transizione.
Brindisi è stata penalizzata ed esclusa dai fondi del Just Transition Fund per questo Legambiente propone una visione e rivoluzione per il territorio di Brindisi che va valorizzato e non penalizzato.
Interverranno:
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Ruggero Ronzulli, presidente Legambiente Puglia
Doretto Marinazzo, presidente Legambiente Brindisi
Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi
Carolina Bellantoni, prefetto di Brindisi
Anna Macina, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia
Alessandro Delli Noci, assessore sviluppo economico Regione Puglia
Fabio Pollice, Rettore Università del Salento

All’evento parteciperanno anche esponenti istituzionali nazionali, regionali e locali, oltre che rappresentanti del mondo imprenditoriale, dell'industria e delle associazioni.

I cittadini possono segnalare situazioni sospette di inquinamento su golettaverde.legambiente.it

 

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Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie - 8 maggio 2014
(Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014)

Registro dei provvedimenti
n. 229 dell'8 maggio 2014

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

NELLA riunione odierna, in presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici e della prof.ssa Licia Califano, componenti e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;

VISTA la direttiva 2002/58/CE del 12 luglio 2002, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche;

VISTA la direttiva 2009/136/CE del 25 novembre 2009, del Parlamento europeo e del Consiglio, recante modifica della direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in  materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori;

VISTO il decreto legislativo 28 maggio 2012, n. 69 "Modifiche al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante codice in materia di protezione dei dati personali in attuazione delle direttive 2009/136/CE, in materia di trattamento dei dati personali e tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche, e 2009/140/CE in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa a tutela dei consumatori" (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2012 n. 126);

VISTO il Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, di seguito "Codice") e, in particolare, gli artt. 13, comma 3 e 122, comma 1;

VISTA la precedente deliberazione del Garante recante "Avvio di una consultazione pubblica ai sensi dell'art. 122 volta ad individuare modalità semplificate per l'informativa di cui all'art. 13, comma 3, del Codice in materia di protezione dei dati personali" (Del. n. 359 del 22 novembre 2012, in Gazzetta Ufficiale del 19 dicembre 2012 n. 295);

TENUTO CONTO delle indicazioni fornite sul tema dal Gruppo di lavoro per la tutela dei dati personali ex art. 29, in particolare nella Opinion 04/2012 on Cookie Consent Exemption, adottata il 7 giugno 2012, e nel Working Document 02/2013 providing guidance on obtaining consent for cookies, adottato il 2 ottobre 2013 (disponibili rispettivamente ai link  http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2012/wp194_en.pdf e  http://ec.europa.eu/justice/data-protection/article-29/documentation/opinion-recommendation/files/2013/wp208_en.pdf);

TENUTO CONTO delle risultanze dei contributi pervenuti al Garante dai principali fornitori di servizi di comunicazione elettronica, nonché dalle associazioni dei consumatori e delle categorie economiche coinvolte che hanno partecipato alla suindicata consultazione pubblica;

CONSIDERATI gli ulteriori elementi emersi in occasione degli incontri tenutisi a settembre 2013 e febbraio 2014 presso l'Autorità, nell'ambito del tavolo di lavoro avviato dalla stessa al fine di sollecitare un nuovo e più diretto confronto con i suindicati soggetti, nonché con esponenti del mondo accademico e della ricerca che si occupano delle tematiche di interesse;

RITENUTO necessario adottare, ai sensi del combinato disposto degli artt. 13, comma 3, 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. c), del Codice, un provvedimento di carattere generale, con il quale  oltre a individuare le modalità semplificate per rendere l'informativa online agli utenti sull'archiviazione dei c.d. cookie sui loro terminali da parte dei siti Internet visitati  si intende fornire idonee indicazioni sulle modalità con le quali procedere all'acquisizione del consenso degli stessi, laddove richiesto dalla legge;

CONSIDERATO che la disciplina relativa all'uso dei c.d. cookie riguarda anche altri strumenti analoghi (come ad esempio web beacon/web bug, clear GIF o altri), che consentono l'identificazione dell'utente o del terminale e che quindi devono essere ricompresi nell'ambito del presente provvedimento;

VISTE le osservazioni dell'Ufficio, formulate dal segretario generale ai sensi dell'art. 15 del regolamento n. 1/2000;

RELATORE il dott. Antonello Soro;

PREMESSA

1. Considerazioni preliminari.

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Al riguardo, e ai fini del presente provvedimento, si individuano pertanto due macro-categorie: cookie "tecnici" e cookie "di profilazione".

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Ad essi si riferisce l'art. 122 del Codice laddove prevede che "l'archiviazione delle informazioni nell'apparecchio terminale di un contraente o di un utente o l'accesso a informazioni già archiviate sono consentiti unicamente a condizione che il contraente o l'utente abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con le modalità semplificate di cui all'articolo 13, comma 3" (art. 122, comma 1, del Codice).

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Di tali opposte esigenze, emerse chiaramente anche in occasione della consultazione pubblica e degli incontri tenuti dall'Autorità, si tiene conto in primo luogo nella determinazione delle modalità con le quali rendere l'informativa in forma semplificata.

È peraltro convinzione del Garante che i due temi, dell'informativa e del consenso, vadano necessariamente trattati in maniera congiunta, onde evitare che il ricorso a modalità di espressione del consenso online che richiedano operazioni eccessivamente complesse da parte degli utenti vanifichino la semplificazione realizzata nell'informativa.

4. L'informativa con modalità semplificate e l'acquisizione del consenso online.

Ai fini della semplificazione dell'informativa, si ritiene che una soluzione efficace, che fa salvi i requisiti previsti dall'art. 13 del Codice (compresa la descrizione dei singoli cookie), sia quella di impostare la stessa su due livelli di approfondimento successivi.

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Affinché la semplificazione sia effettiva, si ritiene necessario che la richiesta di consenso all'uso dei cookie sia inserita proprio nel banner contenente l'informativa breve. Gli utenti che desiderano avere maggiori e più dettagliate informazioni e differenziare le proprie scelte in merito ai diversi cookie archiviati tramite il sito visitato, possono accedere ad altre pagine del sito, contenenti, oltre al testo dell'informativa estesa, la possibilità di esprimere scelte più specifiche.

4.1. Il banner contenente informativa breve e richiesta di consenso.

Più precisamente, nel momento in cui si accede alla home page (o ad altra pagina) di un sito web, deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni  ossia di dimensioni tali da costituire una percettibile discontinuità nella fruizione dei contenuti della pagina web che si sta visitando  contenente le seguenti indicazioni:

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c) il link all'informativa estesa, ove vengono fornite indicazioni sull'uso dei cookie tecnici e analytics, viene data la possibilità di scegliere quali specifici cookie autorizzare;

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e) l'indicazione che la prosecuzione della navigazione mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di un link) comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie.

Il suindicato banner, oltre a dover presentare dimensioni sufficienti a ospitare l'informativa, seppur breve, deve essere parte integrante dell'azione positiva nella quale si sostanzia la manifestazione del consenso dell'utente. In altre parole, esso deve determinare una discontinuità, seppur minima, dell'esperienza di navigazione: il superamento della presenza del banner al video deve essere possibile solo mediante un intervento attivo dell'utente (appunto attraverso la selezione di un elemento contenuto nella pagina sottostante il banner stesso).

Resta ferma naturalmente la possibilità per gli editori di ricorrere a modalità diverse da quella descritta per l'acquisizione del consenso online all'uso dei cookie degli utenti, sempreché tali modalità assicurino il rispetto di quanto disposto dall'art. 23, comma 3, del Codice.

In conformità con i principi generali, è necessario in ogni caso che dell'avvenuta prestazione del consenso dell'utente sia tenuta traccia da parte dell'editore, il quale potrebbe a tal fine avvalersi di un apposito cookie tecnico, sistema che non sembra particolarmente invasivo (in tal senso, si veda anche il considerando 25 della direttiva 2002/58/CE).

La presenza di tale "documentazione" delle scelte dell'utente consente poi all'editore di non riproporre l'informativa breve alla seconda visita del medesimo utente sullo stesso sito, ferma restando naturalmente la possibilità per l'utente di negare il consenso e/o modificare, in ogni momento e in maniera agevole, le proprie opzioni relative all'uso dei cookie da parte del sito, ad esempio tramite accesso all'informativa estesa, che deve essere linkabile da ogni pagina del sito.

4.2. L'informativa estesa.

L'informativa estesa deve contenere tutti gli elementi previsti dall'art. 13 del Codice, descrivere in maniera specifica e analitica le caratteristiche e le finalità dei cookie installati dal sito e consentire all'utente di selezionare/deselezionare i singoli cookie. Deve essere raggiungibile mediante un link inserito nell'informativa breve, come pure attraverso un riferimento su ogni pagina del sito, collocato in calce alla medesima.

All'interno di tale informativa, deve essere inserito anche il link aggiornato alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti con le quali l'editore ha stipulato accordi per l'installazione di cookie tramite il proprio sito. Qualora l'editore abbia contatti indiretti con le terze parti, dovrà linkare i siti dei soggetti che fanno da intermediari tra lui e le stesse terze parti. Non si esclude l'eventualità che tali collegamenti con le terze parti siano raccolti all'interno di un unico sito web gestito da un soggetto diverso dall'editore, come nel caso dei concessionari.

Al fine di mantenere distinta la responsabilità degli editori da quella delle terze parti in relazione all'informativa resa e al consenso acquisito per i cookie di queste ultime tramite il proprio sito, si ritiene necessario che gli editori stessi acquisiscano, già in fase contrattuale, i suindicati link dalle terze parti (con ciò intendendosi anche gli stessi concessionari).

Nel medesimo spazio dell'informativa estesa deve essere richiamata la possibilità per l'utente (alla quale fa riferimento anche l'art. 122, comma 2, del Codice) di manifestare le proprie opzioni in merito all'uso dei cookie da parte del sito anche attraverso le impostazioni del browser, indicando almeno la procedura da eseguire per configurare tali impostazioni. Qualora, poi, le tecnologie utilizzate dal sito siano compatibili con la versione del browser utilizzata dall'utente, l'editore potrà predisporre un collegamento diretto con la sezione del browser dedicata alle impostazioni stesse.

Si ricorda che l'uso dei cookie rientra tra i trattamenti soggetti all'obbligo di notificazione al Garante ai sensi dell'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, laddove lo stesso sia finalizzato a "definire il profilo o la personalità dell'interessato, o ad analizzare abitudini o scelte di consumo, ovvero a  monitorare l'utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti".

L'uso dei cookie è, invece, sottratto all'obbligo di notificazione sulla base di quanto previsto dal provvedimento del Garante del 31 marzo 2004, che ha inserito espressamente, tra i trattamenti esonerati dal suindicato obbligo, quelli "relativi all'utilizzo di marcatori elettronici o di dispositivi analoghi installati, oppure memorizzati temporaneamente, e non persistenti, presso l'apparecchiatura terminale di un utente, consistenti nella sola trasmissione di identificativi di sessione in conformità alla disciplina applicabile, all'esclusivo  fine di agevolare l'accesso ai contenuti di un sito Internet" (deliberazione n. 1 del 31 marzo 2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2004 n. 81).

Dal quadro sopra delineato, emerge pertanto che, mentre i cookie di profilazione, i quali hanno caratteristiche di permanenza nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, i cookie che invece hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, ai quali sono assimilabili anche i cookie analytics (v. punto 1, lett. a), del presente provvedimento), non debbono essere notificati al Garante.

6. Tempi di adeguamento.

Come già evidenziato in precedenza, il Garante è consapevole dell'impatto, anche economico, che la disciplina sui cookie avrà sull'intero settore della società dei servizi dell'informazione e, quindi, del fatto che la realizzazione delle misure necessarie a dare attuazione al presente provvedimento richiederà un notevole impegno, anche in termini di tempo.

In ragione di ciò, si ritiene pertanto congruo prevedere un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione della presente decisione in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati dal presente provvedimento di potersi avvalere delle modalità semplificate ivi individuate.

7. Conseguenze del mancato rispetto della disciplina in materia di cookie.

Si ricorda che per il caso di omessa informativa o di informativa inidonea, ossia che non presenti gli elementi indicati, oltre che nelle previsioni di cui all'art. 13 del Codice, nel presente provvedimento, è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da seimila a trentaseimila euro (art. 161 del Codice).

L'installazione di cookie sui terminali degli utenti in assenza del preventivo consenso degli stessi comporta, invece, la sanzione del pagamento di una somma da diecimila a centoventimila euro (art. 162, comma 2-bis, del Codice).

L'omessa o incompleta notificazione al Garante, infine, ai sensi di quanto previsto dall'art. 37, comma 1, lett. d), del Codice, è sanzionata con il pagamento di una somma da ventimila a centoventimila euro (art. 163 del Codice).

TUTTO CIO' PREMESSO IL GARANTE

1. ai sensi degli artt. 122, comma 1 e 154, comma 1, lett. h), del Codice -ai fini dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa che i gestori di siti web, come meglio specificati in premessa, sono tenuti a fornire agli utenti in relazione ai cookie e agli altri dispositivi installati da o per il tramite del proprio sito  stabilisce che nel momento in cui si accede alla home page (o ad altra pagina) di un sito web, deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni contenente le seguenti indicazioni:

b) che il sito consente anche l'invio di cookie "terze parti" (laddove ciò ovviamente accada);

c) il link all'informativa estesa, che deve contenere le seguenti ulteriori indicazioni relative a:

•  uso dei cookie tecnici e analytics;

•  possibilità di scegliere quali specifici cookie autorizzare;

• possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni in merito all'uso dei cookie da parte del sito anche attraverso le impostazioni del browser, indicando almeno la procedura da eseguire per configurare tali impostazioni;

d) l'indicazione che alla pagina dell'informativa estesa è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie;

e) l'indicazione che la prosecuzione della navigazione mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di un link) comporta la prestazione del consenso all'uso dei cookie;

2. ai sensi dell'art. 154, comma 1, lett. c), del Codice  ai fini di mantenere distinta la responsabilità dei gestori di siti web, come meglio specificati in motivazione, da quella delle terze parti  prescrive ai medesimi gestori di acquisire già in fase contrattuale i collegamenti (link) alle pagine web contenenti le informative e i moduli per l'acquisizione del consenso relativo ai cookie delle terze parti (con ciò intendendosi anche i concessionari).

Si dispone che copia del presente provvedimento sia trasmessa al Ministero della giustizia ai fini della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a cura dell'Ufficio pubblicazione leggi e decreti.

Roma, 8 maggio 2014

IL PRESIDENTE
Soro

IL RELATORE
Soro

IL SEGRETARIO GENERALE
Busia

 

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