CAVALLINO (Lecce) - Torna in scena il vernacolo salentino con l'«Estate Cavallinese». Sabato 11 e domenica 12 agosto, rispettivamente a Casina Vernazza a Cavallino e in piazza Mater Ecclesiae a Castromediano ci sono le commedie «Miseria e Nobiltà» e «La figlia del boss»
Due commedie per tornare a rendere omaggio al vernacolo salentino nella patria di Giuseppe De Dominicis. Sabato 11 e domenica 12 agosto per l'«Estate Cavallinese», la rassegna di appuntamenti siglata dall'Amministrazione Comunale di Cavallino, rispettivamente a Casina Vernazzza a Cavallino e in piazza Mater Ecclesiae a Castromediano sono di scena le commedie «Miseria e Nobiltà» di Antonio Caputo e «La figlia del boss» di Graziano Tramacere, con le compagnie teatrali Centro Sociale Cattolico «San Massimiliano Kolbe» e «Anonimi salentini». Inizio ore 21, ingresso libero.
Tratta dal grande classico di Eduardo Scarpetta, Miseria e nobiltà propone in chiave esilarante l'incontro-scontro tra due ceti sociali diversi: nobili e poveri. Uno e più amori fanno da sfondo a questo conflitto e soprattutto alle tante bugie di cui è infarcito. Commedia di fine Ottocento scritta dal grande drammaturgo partenopeo, Miseria e nobiltà è forse più nota al grande pubblico per la versione cinematografica con Totò. A portarla in scena sabato 11 agosto a Casina Vernazza con la "versione" di Antonio Caputo e con la sua stessa regia è il Centro Sociale Cattolico «San Massimiliano Kolbe».
Ancora vernacolo salentino domenica 12 agosto, questa volta in piazza Mater Ecclesiae a Castromediano, con la compagnia teatrale «Anonimi salentini», gruppo composto da amanti del teatro di Leverano che porteranno in scena «La figlia del boss», un titolo forte giocato sul filo della battuta più divertente scritto e diretto da Antonio Tramacere.