A Gallipoli la terapia musicale per i pazienti oncologici: "Improvvisare una canzone è altamente salutare"

 

“La musica è riparativa – spiega il musicista Simone Cioni – e attraverso l'improvvisazione musicale si verifica un fortissimo coinvolgimento emotivo che permette di contenere il danno e permette di migliorare la qualità della vita”.

 Il centro di orientamento oncologico, il C.Or.O., dell'ospedale di Gallipoli, avvia progetti di musicoterapia e di attenzione all’estetica degli ammalati, con lo snellimento anche dei tempi di diagnosi e di cura

GALLIPOLI (Lecce) - Il centro di orientamento oncologico, il C.Or.O., dell'ospedale di Gallipoli, avvia progetti di musicoterapia e di attenzione all’estetica degli ammalati, con lo snellimento anche dei tempi di diagnosi e di cura, come spiega il medico Federica Gallù: “Quando l’autostima vacilla dobbiamo intervenire a 360 gradi”. Una “prova su strada” è stata già fatta con l’intervento dei musicisti Simone Cioni e Dalila Fumarola.
 
La musica è riparativa – spiega Cioni – e attraverso l'improvvisazione musicale si verifica un fortissimo coinvolgimento emotivo che permette di contenere il danno e permette di migliorare la qualità della vita”.
 
Il dottor Silvano Fracella, che si occupa di Medicina estetica: “Un paziente oncologico sa già che le cure potrebbero portare a sofferenza ulteriore per gli inestetismi che possono insorgere e che creano insicurezza. Oggi abbiamo a disposizione tecniche sempre più moderne”.
 
Ma è anche l’occasione per Antonio Bray, direttore sanitario della Asl di Lecce, di confermare l’interesse strategico per Gallipoli e annunciare l’implementazione di diversi nuovi servizi: una sala emodinamica a servizio dei Comuni del sud Salento.
 
Ma qui possiamo avere di più - continua Bray – come la Medicina nucleare per lo studio del miocardio vitale quindi una sala per il flusso coronarico. A livello oncologico, invece, abbiamo bisogno di dare dei servizi di diagnosi: in radiologia ci sono sale che possono contenere una risonanza magnetica e stiamo già intervenendo, verrà una commissione per l’accreditamento, per identificare la fattibilità dell’installazione del macchinario. Si tratta di uno degli esami maggiormente richiesti, necessari al paziente oncologico. Possiamo offrire qui questo servizio senza indirizzare i nostri pazienti altrove. Infine la Pet, altra strumentazione importante e un esame difficilmente prenotabile; stiamo pensando, insieme al direttore generale, di installarne una mobile
 Biagio Valerio
(bari.repubblica.it)