Alle Province compete solo la gestione dell'edilizia scolastica

Lo dice il Sen. Francesco Bruni (FI), che aggiunge: "Per questo motivo, tutte le spese ora ricomprese nell’art. 3, comma 2, della L. n.23/1996, relative “alle spese varie di ufficio e per l’arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell’acqua, per il riscaldamento” sono ora a carico dello Stato." 

 

LECCE - "Alle province competono solo ed esclusivamente le spese per la gestione degli edifici e non quelle delle attività d’istruzione."

 Lo afferma in una nota il Sen. Francesco Bruni (FI), che così prosegue: "Le spese di arredamento, riscaldamento, acqua, le utenze elettriche e telefoniche sono ora a carico dello Stato.

 “Con le nuove competenze, la nuova funzione delle Province, infatti, è riferita esclusivamente alla “gestione dell’edilizia scolastica” e, quindi, alla sola attività di realizzazione, di fornitura e di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili scolastici (superiori). Per questo motivo, tutte le spese ora ricomprese nell’art. 3, comma 2, della L. n.23/1996, relative “alle spese varie di ufficio e per l’arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell’acqua, per il riscaldamento” sono ora a carico dello Stato.

 Visto che le Province (quasi tutte) non sono più nelle condizioni di continuare a sostenere tali spese per effetto dei consistenti tagli finanziari rivenienti dalle norme previste dalla Legge di stabilità 2015, dal D.L. n.66/2014 e dal D. Lgs. n.118/2011”, con una interrogazione parlamentare il Senatore Francesco Bruni “chiede di sapere quali orientamenti intenda esprimere il Governo su tale questione e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie attribuzioni, per evitare i disagi all’utenza scolastica per effetto dell’insostenibilità di tali spese”.

 Lo Stato si assuma ora queste competenze, - conclude il Sen. Bruni - vista l’impossibilità delle Province di farlo e visti i notevoli disagi arrecati all’utenza scolastica".