Nel Salento tanti studenti disabili senza insegnanti di sostegno

I genitori di ragazzi disabili vittime di situazioni di palese disagio rispetto all'assistenza scolastica possono rivolgersi a Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato. L'associazione si impegna a offrire assistenza gratuita anche legale e invita i genitori stessi a recarsi presso le sedi del Tribunale per i diritti del malato. 

  

LECCE - I genitori di ragazzi disabili vittime di situazioni di palese disagio rispetto all'assistenza scolastica possono rivolgersi a Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato.

L'associazione si impegna a offrire assistenza gratuita anche legale e invita i genitori stessi a recarsi presso le sedi del Tribunale per i diritti del malato. Molti ragazzi disabili della provincia di Lecce, infatti, sono ancora senza insegnante di sostegno.

Su segnalazione dell'associazione "I colori del vento onlus" di Ruffano, il TDM si sta attivando per risolvere la questione dell'assistenza con gli enti provinciali e quelli preposti, al più scuole superiori ed elementari, senza però ricevere risposta da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Cittadinanza attiva è pronta a chiedere il risarcimento per questo. L'appello è quello di rivolgersi al TDM anche per segnalare episodi di emarginazione e di bullismo.

La questione del sostegno in Italia è da anni al centro dell'attenzione. Il sistema scolastico statale italiano, infatti, accoglie ogni giorno nelle classi il 95% dei bambini e ragazzi con disabilità: secondo i dati del ministero dell’istruzione si tratta di circa 203 mila alunni, seguiti nel 2012/2013 da 101.301 insegnanti di sostegno (erano 98.083 nel 2011/2012), che costano allo Stato circa 4 miliardi all’anno. 

Secondo i dati della Flc Cgil nazionale, relativi all’anno scolastico 2012/2013, esiste un forte squilibrio tra le cattedre di sostegno messe a disposizione dal Miur e il numero degli alunni disabili. Il divario è più forte al centro-nord del Paese, a partire dal Lazio dove 23.405 alunni disabili un anno fa erano seguiti da 9.889 insegnanti, in un rapporto quindi di 2,4. Seguono Lombardia (31.327 studenti e solo 13.675 posti di sostegno per un rapporto di 2,3), Veneto(15.479/6.908; rapporto 2,2), Umbria (2790/1245; 2,2), Abruzzo (5.842/2.639; 2,2), Toscana(10.729/5.092; 2,1), Liguria (5.102/2.434; 2,1), Marche (5.827/2.718; 2,1), Emilia Romagna (13.098/6.430; 2,0), Piemonte (13.943/6.839; 2,0), Friuli (2.861/1.402; 2,0). Al Sud la situazione è di poco migliore, ma non scende sotto il rapporto di 1,6 di Molise, Basilicata e Calabria (Campania, Puglia, Sardegna sono a 1,7, Sicilia a 1,8). 

E la forbice si amplia: gli alunni con una disabilità crescono ogni anno di quasi 7 mila unità, aumentando così del 5%, tanto che dall’anno scolastico 2000/2001 al 2010/2011 si è avuto un incremento del 50,9%, mentre i docenti messi a disposizione non sono in grado di rispondere a tutte le loro esigenze per una carenza di organico. 

Miriam Ratta