EMERGENZA RIFIUTI, REGIONE IMPONE PROROGA PER IMPIANTO BIOSTABILIZZAZIONE POGGIARDO, NO DI PAOLO PAGLIARO: “IL 2 GIUGNO SI CHIUDE”

“C’è un altro caso limite nel Salento, che dimostra l’incapacità di gestire il ciclo dei rifiuti da parte della Regione Puglia: è quello dell’impianto di biostabilizzazione in località Pastorizze, a meno di 500 metri dall’abitato di Poggiardo e della frazione di Vaste”.
LECCE - Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani verso Fratelli d’Italia.
“C’è un altro caso limite nel Salento, che dimostra l’incapacità di gestire il ciclo dei rifiuti da parte della Regione Puglia: è quello dell’impianto di biostabilizzazione in località Pastorizze, a meno di 500 metri dall’abitato di Poggiardo e della frazione di Vaste.
I cittadini attendevano come una liberazione il prossimo 2 giugno, data di scadenza della concessione del sito per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti solidi urbani, ma da Bari è arrivata una proroga fino al 31 dicembre, con la delibera di giunta regionale dell’11 febbraio scorso che ha modificato il Piano Rifiuti.
Proroga che la comunità non è disposta ad accettare, perché stanca di sopportare ormai da 28 anni i disagi e le problematiche ambientali e sanitarie causate dall’impianto. Soprattutto in estate, quando i conferimenti di rifiuti triplicano a causa delle presenze turistiche, le molestie olfattive sono intollerabili e l’aria diventa irrespirabile.
Quella di Poggiardo e Vaste è una battaglia che condividiamo e che abbiamo portato all’attenzione del Consiglio regionale con tutti gli atti istituzionali di cui disponiamo: un’interrogazione urgente all’assessora all’ambiente Triggiani, una richiesta di audizione in commissione ambiente e una mozione che impegna il governo Emiliano a rispettare la scadenza del 2 giugno per la chiusura dell’impianto di Poggiardo, senza alcuna proroga.
La piattaforma di biostabilizzazione in località Pastorizze, nata per trattare un quantitativo di circa 129mila tonnellate all’anno di rifiuti, che dovevano provenire dall'ambito territoriale Lecce 2, negli anni ha dovuto accogliere spazzatura anche da fuori provincia, per sopperire alla carenza impiantistica della Regione, che in vent’anni di amministrazione di centrosinistra non ha saputo – o peggio voluto – chiudere il ciclo dei rifiuti e realizzare impianti pubblici, facendo pascere il partito delle discariche.
Lo sciagurato Piano regionale dei rifiuti approvato nel 2021 con il nostro voto contrario, prevedeva la realizzazione di una discarica a Cerignola e la riapertura del sito di Conversano. Ma non si è fatto nulla. E intanto il Salento ha dovuto tappare i buchi, come sempre, e fare da pattumiera per l’intera regione.
Ora si pretende che la comunità di Poggiardo e Vaste si sacrifichi ancora per farsi carico dell’emergenza rifiuti in Puglia, ma è arrivato il momento di dire basta, e la Regione deve prendere atto della volontà dei cittadini del Salento.
Noi chiediamo di revocare la proroga dell’esercizio dell’impianto fino a dicembre. Il 2 giugno si chiude: il tempo, e la pazienza, sono scaduti!”.