"Nei giorni scorsi, Governo e Regione Puglia hanno annunciato con grande enfasi la firma dell’accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione, destinando oltre 6 miliardi di euro di investimenti pubblici a progetti che potrebbero rappresentare una svolta per una regione meridionale che da anni soffre per il de-finanziamento strutturale.
Tuttavia, vien da chiedersi: dove e come sono state decise le priorità di allocazione di questi fondi? Chi ha partecipato alla pianificazione di interventi così rilevanti per il futuro del territorio? Nonostante l’importanza storica di questa occasione, spiace constatare come non risulti alcuna traccia di un processo democratico aperto e trasparente. Né i consiglieri regionali né i sindaci delle comunità locali hanno ricevuto comunicazioni preventive o sono stati coinvolti nelle decisioni.
Qui non si tratta di semplice svista burocratica, ma di un processo decisionale che si è svolto lontano dalle aule istituzionali. Forse è il caso di ricordare che quando la democrazia viene sostituita dalla logica delle decisioni prese nelle segrete stanze, l’intero sistema istituzionale è a rischio.
Al Presidente Emiliano, che so essere persona attenta al bene della Puglia e del Mezzogiorno, consiglierei maggiore prudenza. Chi ha a cuore lo sviluppo della nostra regione, che sia un rappresentante istituzionale o un cittadino, non può che pretendere trasparenza e partecipazione.
Soprattutto quando si tratta di opportunità importanti per il futuro del territorio e delle comunità."