"I dati appena pubblicati sugli stipendi d’oro dei dirigenti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che in qualche caso superano perfino quelli del Capo dello Stato e del presidente del Consiglio, sono soltanto una parte del problema"
BARI - “I soliti agganci per lavorare in Anci. I dati appena pubblicati sugli stipendi d’oro dei dirigenti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che in qualche caso superano perfino quelli del Capo dello Stato e del presidente del Consiglio, sono soltanto una parte del problema.
Come emerso da articoli di stampa, scorrendo infatti i nomi dei vertici dell’Associazione, storicamente presieduta da sindaci del Pd, si trovano molti fedelissimi di questo o quel politico di sinistra.
Siamo certi che il sindaco Decaro, da sempre così falsamente attento ai privilegi e alle ingiustizie che ne derivano, avrà almeno letto i giornali e sarà a conoscenza di questa situazione.
Sappiamo bene che l’Anci, come da sentenza della Cassazione, è un’associazione di natura privatistica, ma nessuno può negare la sua rilevanza di carattere pubblico.
A meno che quella natura privatistica non sta a significare che è roba del Pd, dei suoi sindaci, dei suoi ex sottosegretari e delle ex segretarie di qualcuno.
Come sempre, il Pd predica bene e razzola male. A volte, si cammina fianco a fianco proprio con quello che solo a chiacchiere si continua a stigmatizzare.
Al sindaco Decaro, presidente dell’Anci, è accaduto probabilmente proprio questo. Mi dispiace molto per lui, ma il conforto, suo e dei baresi, è che tra poco non sarà più sindaco.
E dunque neppure presidente dell’Anci, dove gli agganci non badano ai bilanci”.
Lo dichiara Davide Bellomo, deputato della Lega.