DICHIARAZIONE BENE DI INTERESSE ECCEZIONALE PER CITTADELLA ORIA, PAOLO PAGLIARO: “DALLA REGIONE PRIMO ATTO CONCRETO PER ATTUARE MIA MOZIONE”

«Il Dipartimento Valorizzazione del territorio della Regione Puglia ha sottoscritto due giorni fa la richiesta di dichiarazione di “bene di interesse eccezionale” per la Cittadella di Oria. Richiesta che era partita da me con una mozione condivisa con il collega Maurizio Bruno e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a febbraio scorso»

 

BARI - Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

«Il Dipartimento Valorizzazione del territorio della Regione Puglia ha sottoscritto due giorni fa la richiesta di dichiarazione di “bene di interesse eccezionale” per la Cittadella di Oria. Richiesta che era partita da me con una mozione condivisa con il collega Maurizio Bruno e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a febbraio scorso, e che ora sarà valutata dal Ministero della Cultura. In caso di approvazione, il riconoscimento di “bene di interesse eccezionale” potrà consentire la valorizzazione del Castello di Oria, punta di diamante della Cittadella che lo cinge e che include altri beni architettonici straordinari: la Cattedrale, il Vescovado, il Monastero e la Chiesa di San Barbato. 

La mozione approvata nove mesi fa impegnava la Giunta regionale ad attivarsi per ottenere lo status di “bene di interesse eccezionale” per il patrimonio oritano, e questa firma da parte del Dipartimento Valorizzazione del territorio è un primo passo nel cammino verso un riconoscimento che non è formale ma sostanziale, perché da esso dipende la possibilità concreta di mettere in atto un ampio progetto di rivalutazione della Cittadella, a cominciare dal suo Castello che potrà tornare ad essere fruibile al pubblico dopo quindici anni. 

Mi auguro che l’iter per la dichiarazione di “bene di interesse eccezionale” proceda ora più spedito e che si arrivi all’obiettivo per cui mi sono impegnato sin da maggio dell’anno scorso come consigliere regionale, e ancor prima come editore con le battaglie di Telerama per il Salento, e con il Dipartimento Cultura e identità del Movimento Regione Salento»