Maltempo nel Salento. Cristian Casili (M5S): “La Regione chieda il riconoscimento dello stato di emergenza per i territori colpiti”

Nella mozione si chiede che, a seguito di ricognizione sui danni a beni pubblici e privati,  la Regione valuti la possibilità di richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza per i territori gravemente interessati dagli eccezionali eventi meteorologici.

BARI - Il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili ha presentato una mozione urgente per impegnare la Giunta a chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza per i danni dovuti ai nubifragi che si sono abbattuti sulla costa adriatica del Salento lo scorso 18 novembre.

Nella mozione si chiede che, a seguito di ricognizione sui danni a beni pubblici e privati,  la Regione valuti la possibilità di richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza per i territori gravemente interessati dagli eccezionali eventi meteorologici e  di attivare ogni altra utile iniziativa per reperire le risorse necessarie per sostenere gli enti locali negli interventi  per far fronte ai danni provocati. Con riferimento alle attività agricole,  si chiede di attivare, per il tramite dei competenti uffici provinciali, i necessari sopralluoghi nei territori interessati per verificare l’entità dei danni, al fine di accertare la sussistenza delle condizioni per formulare la proposta al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per l’emanazione del decreto di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento avverso.

Il nubifragio che ha interessato in particolare i comuni di Otranto, Minervino, Uggiano la Chiesa e le relative frazioni - dichiara Casili - e i comuni di Giuggianello, Cerfignano e Ortelle, ha generato serie situazioni di criticità per il patrimonio pubblico e privato e per l’incolumità delle persone. Si sono registrati danni a carico di beni immobili e mobili pubblici e privati, di infrastrutture dei pubblici servizi, di attività economico-produttive, con gravi ripercussioni per le colture agricole e per le strutture e le attività turistiche, non fronteggiabili con mezzi e poteri ordinari da parte delle Amministrazioni comunali coinvolte. A Uggiano La Chiesa, una delle località più colpite, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno raggiunto con i gommoni le persone rimaste isolate nelle loro abitazioni; la spiaggia di Porto Badisco è stata cancellata; il canale consortile “Minervino” è esondato trasportando ingenti quantità di acqua e detriti sulle strade. Tra i danni si segnalano allagamenti di abitazioni, scantinati, garage e campagne, crolli di porzioni anche significative di strutture, di muri di recinzione, interruzione del transito veicolare per ostruzione della sede stradale. Impatti rilevanti si registrano anche sulle colture e le produzioni agricole e dal punto di vista paesaggistico, ambientale ed ecologico. Risulta che le Amministrazioni comunali abbiano già provveduto ad una prima rilevazione dei danni e che si siano attivate per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale. Solo per il comune di Minervino si stima che il danno potrebbe aggirarsi intorno ai 2,5 milioni di euro. 

Una situazione - prosegue il pentastellato - che richiede la predisposizione di interventi per fronteggiare la messa in sicurezza e il ripristino degli edifici e delle infrastrutture pubbliche, delle civili abitazioni, delle strutture e attività commerciali danneggiate e per garantire supporto per i danni alle produzioni agricole”.