Rifiuti. Cristian Casili (M5S): “Daremo il massimo supporto per approvazione del nuovo Piano di Gestione entro la fine dell’anno. Problema più grande è la carenza di impianti pubblici per il trattamento della FORSU”

"Confidiamo che entro la fine dell’anno sarà finalmente approvato il nuovo Piano di Gestione dei rifiuti urbani e daremo tutto il nostro supporto perché la Puglia recepisca quanto prima tutti i nuovi obiettivi comunitari in materia di gestione dei rifiuti."

BARI -Confidiamo che entro la fine dell’anno sarà finalmente approvato il nuovo Piano di Gestione dei rifiuti urbani e daremo tutto il nostro supporto perché la Puglia recepisca quanto prima tutti i nuovi obiettivi comunitari in materia di gestione dei rifiuti. Non c’è più tempo, bisogna agire subito per il rispetto che dobbiamo al nostro territorio e ai cittadini. Il problema più grande da risolvere è la carenza di impianti pubblici per il trattamento della FORSU che, soprattutto in alcune parti del territorio, non consente di gestire il ciclo dei rifiuti sulla base del principio di prossimità, con evidenti impatti non solo per l’ambiente, ma anche sul costo della TARI, per via dell’incidenza dei costi di trasporto di tale frazione fuori provincia e, spesso, fuori regione, nonostante l’impegno e gli sforzi profusi dai cittadini e delle amministrazioni comunali per raggiungere alti livelli di raccolta differenziata”.

Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.

Considerato che a regime si prevede un livello di raccolta differenziata del 70% e, quindi, una maggiore produzione di organico, è quanto mai indispensabile potenziare l’impiantistica pubblica dedicata al trattamento della FORSU attraverso la realizzazione di nuovi impianti pubblici, ben distribuiti sul territorio, per una capacità di circa il 50% del fabbisogno stimato, incrementato di un coefficiente di sicurezza del 20%, ossia per circa 350.000 t/a. Questo è un punto fondamentale se vogliamo mettere al sicuro e chiudere l’intero ciclo di gestione della FORSU e far fronte anche ad eventi come sequestri, interventi di revamping, riduzione della capacità autorizzata di trattamento che spesso hanno interessato alcuni impianti pugliesi e al fatto che alcuni impianti, in particolare quelli privati, contemplino nei provvedimenti autorizzativi potenzialità dedicate al trattamento di matrici diverse da quella organica. Purtroppo continua Casili - nonostante i primi interventi avviati nel 2017 per individuare aree idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento della FORSU, ad oggi si prevede l’entrata in esercizio solo del nuovo impianto AMIU Puglia nel Comune di Bari. Particolarmente critica è la situazione del Salento dove per ora è stata solo avanzata una proposta di localizzazione. Al riguardo confido che vengano messe da parte valutazioni di parte e ostruzionistiche e che i territori comprendano l’importanza di questi impianti per chiudere il ciclo. Allo stesso tempo chiedo che si garantisca l’applicazione delle migliori tecnologie e di controlli e monitoraggi adeguati per evitare impatti ambientali e disagi per i cittadini. Le tecnologie utilizzate nella realizzazione degli impianti dovranno assicurare la massima tutela della salute pubblica e dell’ambiente in tutte le sue componenti ed ogni decisione dovrà valutare, caso per caso, tutti i fattori locali per definire le scelte di carattere tecnico-progettuale. Infine conclude Casili - un altro elemento di valutazione importante riguarda la strategia di gestione dell’indifferenziato che deve garantire trattamenti adeguati per conseguire l’obiettivo di minimizzazione del quantitativo dei rifiuti da conferire in discarica e su questo punto l’inserimento di linee di trattamento per il recupero dei materiali rappresenta un punto da considerare con favore. L’economia circolare è un processo lungo e continuo, istituzioni e cittadini devono fare la loro parte”.