NARDO', AMMINISTRATIVE 2021. GIUSEPPE COZZA: "BASTA OMERTÀ POLITICA A NARDÒ! COSTRUIAMO LA ' CASA DELLA LEGALITA’ ' CONTRO L’OMERTA’ E LA VERGOGNA!"

 Di fronte a questo vero e proprio SCANDALO in pochi NON hanno girato la testa dall’altra parte: in molti sono rimasti indifferenti e tacciono. Quei molti fanno ritornare in mente le “prime anime dannate” descritte da Dante, gli IGNAVI, i "vili, che non vissero mai una vera vita”.
 
NARDO' (Lecce) - Nota del presidente dell'associazione culturale "Officina Cittadina", avv. Giuseppe Cozza.
 
"Esistono due forme di OMERTÀ, quella di chi sa e non parla e quella di chi non vuole sapere: l’omertà non è solo non denunciare un reato che vedi coi tuoi occhi, ma è soprattutto non voler sapere, capire, conoscere. (Roberto Saviano)
E’ venuto il momento di parlare, parafrasando Guccini, di una piccola STORIA IGNOBILE.
Sto parlando del FURTO, negli uffici del Comune di Nardò DEI DOCUMENTI DELLE ELEZIONI DEL 2016 e delle FIRME FALSE. 
Sulla questione TACCIONO MELLONE e tutti i suoi assessori e consiglieri comunali (chi può schierarsi contro il capo?).
Ma TACCIONO anche FALANGONE, FRASCA, PD e via cantando.
Che cultura è quella che riesce a compattare, nel silenzio, sinistra, destra e non solo? 
Di fronte a questo vero e proprio SCANDALO in pochi NON hanno girato la testa dall’altra parte: in molti sono rimasti indifferenti e tacciono. 
Quei molti fanno ritornare in mente le “prime anime dannate” descritte da Dante, gli IGNAVI, i "vili, che non vissero mai una vera vita”.
I peggiori di loro sono gli OPPORTUNISTI, quelli che non si schierano mai, che si mettono ad osservare chi ha la meglio e, dopo, ne traggono egoistico beneficio, che vedono, sentono, sanno e non fanno nulla: quelli del silenzio vigliacco del “mi faccio i fatti miei”,
L’OMERTA’ è l’atteggiamento umano più odioso: fare finta di non vedere, non sentire, decidere consapevolmente di non parlare, significa tradire sè stessi, i propri simili e la legalità.
“Tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà”. 
Ogni comunità, e quindi anche Nardò, è regolamentata da leggi, norme etiche, principi morali, usi, costumi e tradizione. 
I canoni etici sono il fondamento di ogni società civile e motivano il comportamento individuale e quello della collettività.
Dove gli spazi lasciati vuoti dall’etica vengono colmati da disvalori e comportamenti contrari alla legalità, lì c’è MALAFFARE e CORRUZIONE.
Da qui il mio invito a chi crede nella LEGALITÀ: non si deve MAI CEDERE alla tentazione, per calcolo, per convenienza, per vigliaccheria o per debolezza, di accodarsi alla maggioranza degli ignavi e degli opportunisti. 
Le più grandi stragi della storia dell’umanità non sono state commesse solo dai criminali, ma anche dai vigliacchi e dagli opportunisti. 
Dobbiamo costruire a Nardò LA CASA DELLA LEGALITA’, incontrando chi sceglie di non rimanere in silenzio, di prendere posizione, chi ha dignità, spirito di libertà e onore.
Il “vero” ONORE, quello della responsabilità delle scelte personali e del vivere nel rispetto degli altri, persone eguali e con gli stessi diritti.
Io voglio incontrarmi con le neretine e i neretini che si espongono, che non hanno paura!
Non si tratta solo di rispettare la "Legge" ma è l'affermazione di una comunità che rigetta la paura, il silenzio, l’indifferenza interessata e la cultura omertosa scegliendo di imboccare la strada giusta, quella della costruzione di una Nardò “sana”, in cui vivere e crescere i propri figli.
Io la penso così e sono onorato di camminare con chi la pensa come me.
A noi nessuno potrà mai dire: “può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”."