Regolamento prestazioni erogabili negli studi odontoiatrici. Marco Galante (M5S): “Necessario audire odontoiatri e Lopalco su sedazione cosciente”

“Con il Regolamento del marzo 2020 strutture già operanti e con standard di qualità e sicurezza certificati  sono state costrette a interrompere gli interventi di chirurgia orale ...".

 

BARI - “Prima di dare un parere alla modifica ai Regolamenti regionali sulle prestazioni erogabili dagli ambulatori odontoiatrici è necessario audire i diretti interessati e l’assessore alla Sanità Lopalco. Per questo ringrazio il presidente della commissione Vizzino per aver accolto la mia richiesta. Parliamo  anche del Regolamento n.5 del 2020, pubblicato in pieno lockdown, in cui tra gli altri punti era stata inserita la sedazione cosciente tra le prestazioni a maggiore invasività, con un grave danno sia per i pazienti che già avevano intrapreso un percorso di cure dentali che per gli studi odontoiatrici. Vogliamo capire se nel frattempo ci sia stata una interlocuzione con l’ordine degli odontoiatri, ascoltando sia loro che l’assessore”.

 

 Così il consigliere del M5S Marco Galante a margine della seduta della III Commissione Sanità in cui è stato rinviato il punto sul parere alla delibera di Giunta: 'Modifica ai Regolamenti regionali 31 marzo 2020, n. 5 e n. 21 settembre 2020, n. 17 in materia di individuazione delle prestazioni erogabili negli studi e negli ambulatori odontoiatrici e definizione dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici".

 

“Con il Regolamento del marzo 2020  - continua Galante - strutture già operanti e con standard di qualità e sicurezza certificati  sono state costrette a interrompere gli interventi di chirurgia orale per cui è necessaria la sedazione, con il risultato che molti pazienti hanno visto vanificato il percorso di cure  dentali già intrapreso. Resta da chiarire perché siano stati usati criteri diversi rispetto a quanto accaduto per altre strutture, ad esempio le RSA, per cui è stata prevista una norma transitoria in attesa di adeguarsi alle nuove prescrizioni. Questo ha leso il diritto alle cure e di scelta dei pazienti, tra cui quelli più fragili, costretti a fare viaggi della speranza per operazioni complesse già iniziate qui in strutture di eccellenza”.