Lecce, ex liceo musicale Tito Schipa. Cristian Casili (M5S): “Per la destinazione d’uso dell’immobile non dimenticare il valore della donazione di Tito Schipa e la volontà della famiglia”

"Non si deve perdere l’anima della famiglia Schipa nella scelta della destinazione d’uso dell’immobile che ospitava l’ex liceo musicale Tito Schipa, i cui lavori di ristrutturazione sono terminati nel luglio 2019."

 

LECCE - “Non si deve perdere l’anima della famiglia Schipa nella scelta della destinazione d’uso dell’immobile che ospitava l’ex liceo musicale Tito Schipa, i cui lavori di ristrutturazione sono terminati nel luglio 2019. L’edificio fu donato dal grande tenore e non dobbiamo mai dimenticare la sua volontà e l’importanza che la sua figura ha avuto e continua ad avere non solo per il territorio, ma per l’Italia intera. Ho chiesto questa audizione per chiarire alcuni aspetti legati al finanziamento regionale con cui è stato ristrutturato l’immobile, ad esempio capire a che titolo la Provincia risulti il solo soggetto esecutore, dal momento che la proprietà dell’edificio risulta essere di un Consorzio formato dalla stessa Provincia, Camera di Commercio e Comune di Lecce e quale finalità l’ente abbia dichiarato per il finanziamento ricevuto. Domande a cui ho ricevuto parzialmente risposta in audizione. Chiederò un altro incontro, alla presenza anche del Comune di Lecce, per fare chiarezza sia sulla proprietà dell’immobile che sulla sua destinazione d’uso, dopo aver ascoltato le proposte dell’assessore Bray su una casa della musica sul modello di quanto fatto in altre città europee”.

 

Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio e consigliere regionale del M5S Cristian Casili a margini delle audizioni in Commissioni II, da lui richieste, sul finanziamento regionale del progetto di ristrutturazione dell'ex Liceo Musicale Tito Schipa.

 

“Ritengo importante - continua Casili - anche definire al più presto un percorso per arrivare al Museo Tito Schipa, da concordare anche con gli eredi. Sono consapevole che la Regione non abbia un ruolo nella destinazione d’uso dell’edificio, ma serve al più presto un accordo tra i tre enti del Consorzio, anche se sembrerebbe che la Camera di Commercio non sia più interessata. Questo immobile rappresenta la storia di un uomo che tanto onore ha dato al territorio. Chiedo agli enti che formano il Consorzio, oltre a progettare e pianificare il futuro dell’ex Conservatorio, di non dimenticare mai quello che ha fatto Tito Schipa per la città. Non si deve perdere l'anima della famiglia Schipa, ma bisogna percorrere strade che diano importanza e dignità a chi con amore e sacrificio ha voluto tutto ciò, ed è per questo che nella prossima riunione coinvolgeremo anche il Comune di Lecce e i parenti di Tito Schipa per capire la strada da percorrere insieme a loro”.