"Riteniamo che questo provvedimento sia uno strumento indispensabile - affermano i due pentastellati - per introdurre finalmente nella legislazione regionale i principi dell’economia circolare."
BARI - “Riparte l’iter per dotare finalmente la Puglia di una legge sull’economia circolare. Una proposta che abbiamo sostenuto con forza, presentando nella scorsa legislatura la proposta di legge regionale 'Verso un’economia circolare a rifiuti zero' a prima firma dell’ex consigliere Antonio Trevisi.”
Lo dichiarano la capogruppo del M5S Grazia di Bari e il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili in seguito all’incontro on line con la consigliera del presidente Emiliano per l’attuazione del programma di Governo regionale Titti De Simone, convocato per definire il percorso di collaborazione con la Giunta Regionale che porterà alla presentazione del disegno di legge sull’economia circolare.
“Riteniamo che questo provvedimento sia uno strumento indispensabile - continuano i pentastellati - per introdurre finalmente nella legislazione regionale i principi dell’economia circolare. Principi che non saranno applicati solo al settore dei rifiuti, ma che dovranno caratterizzare tutti i settori economici per perseguire la strada dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica. L’obiettivo è costruire una regione più pulita e competitiva in collaborazione con gli operatori economici, i consumatori, i Comuni, i cittadini e le organizzazioni della società civile. Anche per questo il percorso che abbiamo definito si integrerà con gli obiettivi definiti nella Proposta di Legge Regionale, elaborata nell’ambito dei processi di partecipazione attivati dalla Regione, finalizzata allo sviluppo della bioeconomia intesa come un’economia che concerne tutti i settori e i sistemi basati su risorse biologiche, che dovrà essere implementata nel settore dei rifiuti, dei cambiamenti climatici, del cibo, salute e stili di vita, dei nuovi modelli di impresa e dello sviluppo sostenibile del territorio.
La proposta promuoverà l’adozione di misure dirette alla riduzione della produzione e al recupero dei rifiuti mediante la preparazione per il riutilizzo, il riciclo o ogni altra operazione di recupero di materia con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia. La norma definirà anche gli obiettivi della programmazione delle politiche regionali in materia, al fine di minimizzare il quantitativo di rifiuto urbano non riciclabile, raggiungere alti livelli di raccolta differenziata, ridurre la produzione di rifiuti alimentari. Saranno individuate: iniziative tecnologiche e gestionali e buone pratiche funzionali alla riduzione della produzione dei rifiuti; azioni per soddisfare il fabbisogno impiantistico nel rispetto del principio di prossimità e della gerarchia del trattamento dei rifiuti; attività di formazione e informazione mirate a orientare i comportamenti di giovani, famiglie, imprese e istituzioni a una maggiore consapevolezza e responsabilità ecologica. Infine, si punterà alla massima diffusione della tariffazione puntuale e di strumenti incentivanti, oltre che alla previsione di premi per i Comuni più virtuosi. Si valuta ad esempio la possibilità di prevedere la restituzione dell’importo dell’ecotassa (ecotassa back) per il Comune che meglio sarà in grado di fare propri i principi dell’economia circolare, da valutare annualmente sulla base di specifici requisiti.
“In questo modo - concludono i pentastellati - la Puglia potrà definire un quadro normativo in grado di rispondere alle sfide del futuro e rafforzare la sua la capacità di assumersi la responsabilità dei rifiuti che produce”.