Ex Ilva. UGL: “Necessario piano di risanamento a tutela dei lavoratori e della città di Taranto”

Il Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici Antonio Spera ritiene  "insufficienti le risposte ricevute nonché prive di dati effettivi e sottolinea la non affidabilità non solo di AMI ma anche di Ilva in AS per le bonifiche che, ricordiamo, sono solo un miraggio illusorio per i lavoratori ancor oggi posti in CIGS.”

 

 

 

ROMA - In data odierna, 28 settembre 2020, si è svolto in videoconferenza l’incontro tra le OO.SS. UGLM, rappresentata dal vice Segretario Nazionale con delega alla siderurgia Daniele Francescangeli, il Segretario UGL di Taranto Alessandro Calabrese, Concetta DI PONZIO, Fiom Fim Uilm, USB, ed il Ministero dello Sviluppo Economico, con la partecipazione del Ministero del Lavoro e dell’Ambiente. 

 

“Invitalia, rappresentata dal dott. Somma, conferma la volontà di intraprendere una eventuale negoziazione per giungere ad un accordo sul coinvestimento, concordato con il Governo a Marzo scorso, inerente l’acquisizione di una parte azionaria di ArcelorMittal Italia da parte di quest’ultimo. Comunica altresì l’ipotesi di un possibile investimento nelle prossime settimane che potrebbe concretizzarsi in un contratto formale tra le parti. Inoltre, le informazioni acquisite da Invitalia sono sufficienti per poter generare una valutazione anche di natura economica. Il Ministero dell’ambiente nella persona del Ministro Costa, riferisce di aver attenzionato ulteriormente le nuove attività industriali relative al sito di Taranto con la garanzia che le stesse siano compatibili con il rispetto del territorio e delle norme vigenti, con l’unico obbiettivo di non impattare ulteriormente sulla cittadinanza e di non ricadere negli errori commessi in passato. A tal proposito verrà creata una nuova figura istituzionale che diriga e vigili tale lavoro nel dettaglio svolto dal Ministero.”

 

“Le OOSS chiedono ed espongono diverse perplessità per le quali non abbiamo ancora risposte: se Invitalia sia l’unico soggetto che potrà investire o se ci saranno altre compagini che potranno intervenire nell’investimento pubblico, se ci siano state variazioni contrattuali rispetto al contratto firmato tra azienda e governo a giugno del 2017 oltre che rispetto all’accordo del 6 settembre 2018,  quale sarà il programma di rientro per i lavoratori in Cigo e Cigs nell’attuale contratto di marzo 2020, come verranno valutate le posizioni dei rami di azienda presenti in Taranto come AMIE e quale futuro possiamo determinare per l’indotto del siderurgico di Taranto.”

 

“Il Sindacato UGL, inoltre, unitariamente alle altre OOSS, ribadisce a più riprese che il nuovo contratto sottoscritto tra azienda e governo il 4 Marzo 2020, non è mai stato presentato alle stesse, ricorda al contempo che l’accordo sindacale resta una condizione necessaria per l’entrata in vigore del contratto stesso. I lavoratori che rappresentiamo hanno bisogno di un percorso per rientrare al lavoro e sono stanchi di percepire una quota sociale, tra l’altro insufficiente per il mantenimento delle proprie famiglie. Il piano di risanamento attiene all’ambito della Green Economy e Taranto, secondo l’UGL, potrebbe essere un laboratorio di analisi per l’attuazione di un giusto piano ambientale."

 

Il Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici Antonio Spera ritiene "insufficienti le risposte ricevute nonché prive di dati effettivi e sottolinea la non affidabilità non solo di AMI ma anche di Ilva in AS per le bonifiche che, ricordiamo, sono solo un miraggio illusorio per i lavoratori ancor oggi posti in CIGS.”