PORTO CESAREO, Monica Viva (Italia Viva): “Da Emiliano solo bugie. Lo Scarico Zero è un bluff”

"Per cinque anni il Governatore pugliese ha preso in giro i cesarini e - insieme al sindaco Mellone - anche i cittadini di Nardò con quello che si è poi rivelato uno slogan fatuo e fuorviante. Altro che scarico zero per tutti e ultra raffinazione dei reflui."

 

PORTO CESAREO (Lecce) - Monica Viva, candidata al Consiglio regionale pugliese per Italia Viva, interviene sull’annosa questione del sistema fognario di Porto Cesareo.

“Lo Scarico Zero? Un bluff. La precisazione giunta in questi giorni dal Ministero dell’Ambiente chiarisce la questione e smaschera, una volta per tutte, le bugie del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano mettendo una pietra tombale sulla controversa vicenda del sistema fognario di Porto Cesareo.

Il progetto dello Scarico Zero - che prevedeva un fantasioso adeguamento dell’impianto di depurazione di Nardò e della linea di trattamento dell’impianto di depurazione di Porto Cesareo per il rispetto dei limiti per il riuso in agricoltura dei reflui depurativi - è stato sonoramente bocciato dal Ministero dell’Ambiente.

Per cinque anni il Governatore pugliese ha preso in giro i cesarini e - insieme al sindaco Mellone - anche i cittadini di Nardò con quello che si è poi rivelato uno slogan fatuo e fuorviante. Altro che scarico zero per tutti e ultra raffinazione dei reflui.

La realtà è un’altra, purtroppo. Il Ministero dell'Ambiente ha infatti chiarito che il sistema immaginato dalla Regione Puglia non garantisce nulla e lo scarico zero finisce per sversare i reflui sulla battigia. Con buona pace dei cittadini di Porto Cesareo che sono privati del diritto di avere la rete fognaria allacciata al depuratore.

Insomma, siamo davanti alla solita propaganda e demagogia spicciola da parte della maggioranza guidata da Emiliano.

La verità è che il Governatore ha tradito le promesse dei pugliesi cercando di raccattare pezzi di ceto politico facendo leva anche sul consenso e sul sostegno della destra più estrema.

Ecco perché ora non è più credibile”.