"Sono felice di essere in questa provincia - ha dichiarato Laricchia -, proprio da qui sarebbe potuto partire il cambiamento anni fa con nuovi volti come Delli Noci, Minerva, e Pippi Mellone, segnali di una rinascita che facevano sperare in un cambiamento e che invece non si sono concretizzati come tali".
LECCE - Inaugurata ieri a Lecce la sede del comitato per Antonella Laricchia Presidente.
Assieme a lei la senatrice Barbara Lezzi, i parlamentari Leonardo Donno e Diego De Lorenzis e i candidati alle regionali per la circoscrizione di Lecce Cristian Casili, Antonio Trevisi, Francesca Sodero, Agostino Marottoli, Gabriella Mazzei, Maria Angela Rizzo, Maurizio Casole, Francesco Giannetta, Gabriele D’Agosta e Luigina Toma.
“Sono felice di essere in questa provincia - ha dichiarato Laricchia -, proprio da qui sarebbe potuto partire il cambiamento anni fa con nuovi volti come Delli Noci, Minerva, e Pippi Mellone, segnali di una rinascita che facevano sperare in un cambiamento e che invece non si sono concretizzati come tali e oggi, nel 2020, ancora una volta mi trovo a scontrarmi con Emiliano e Fitto.
Semplicemente non esiste tra loro un male minore: in questi anni hanno già dimostrato i danni che sono stati in grado di fare. Per questo non arretrerò di un millimetro né io né la mia squadra. Adesso è arrivato il momento di dare un segnale forte per la prossima legislatura: la Puglia per la prima volta può avere un presidente donna. Nonostante le promesse e le pressioni da parte del PD, mai del M5S che anzi mi ha sempre supportata e incoraggiata, abbiamo detto no perchè siamo un’unica vera opportunità di cambiamento.
I pugliesi non possono essere costretti a scegliere tra passato e passato remoto, ma devono poter scegliere il nuovo. La partita è aperta e si gioca fino all’ultimo voto, la buona notizia è che la prossima legislatura si può aprire con un segnale nuovo e dirompente”.
“Antonella Laricchia - ha dichiarato Barbara Lezzi - in questi 5 anni ha dato prova di serietà e credibilità. Spesso si dice che le regioni del Sud non spendono i fondi europei: in un anno da Ministro mi sono resa conto che non era così. Abbiamo avuto sempre amministratori che hanno speso i soldi europei in maniera sbagliata, mentre è necessario pensare al benessere diffuso delle regioni.
Emiliano in conferenza stato regioni neanche si è presentato quando c’era da discutere del riparto del fondo sanitario nazionale, mentre le regioni del Nord si siedono lì e non si alzano finché non ottengono quello che vogliono. Noi siamo per un Paese unito che corra alla stessa velocità, invece Fitto è in una coalizione guidata da Salvini e dovrà portare avanti il programma di Zaia, non quello per il Sud.
In sanità Emiliano ha portato avanti il programma di Fitto: tagli di posti letto e chiusure di ospedali mascherati da riconversione. Mai ci saremmo potuti alleare con chi ha pensato prima a se stesso e poi alla Puglia, per nessuna poltrona al mondo. Abbiamo fatto promesse ai pugliesi e abbiamo il dovere di mantenerle per far rinascere questa regione. È la sola cosa che ci interessa”.