"Sarebbe utile che il presidente e assessore alla Sanità Emiliano e i direttori generali impieghino più proficuamente il loro tempo nella gestione delle tante mancanze e dei tanti imprevisti che l'emergenza mette a nudo."
BARI - Dichiarazione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo.
“Siamo in piena emergenza sanitaria e Michele Emiliano non pensa ad altro che ad inondarci di video e foto che utilizza su Facebook per magnificarsi: gli ultimi in ordine di tempo l'attivazione del Dea di Lecce e installazione della TAC nel reparto COVID del Policlinico di Bari.
Il tutto mentre tutti i nostri operatori sanitari sono in condizioni di igiene e sicurezza inappropriati e costretti anche a turni massacranti, con ansie e preoccupazione di infettarsi e portare il virus quando tornano a casa e diffonderlo ai propri cari.
“Riguardo al DEA di Lecce siamo di fronte a un Dipartimento inaugurato per ben tre volte, ma siamo certi che ce ne sarà una quarta in prossimità delle elezioni, ma con carenze, mancanze, lavori non ultimati che sono stati oggetto di denunce non solo di giornalisti locali, ma anche nazionali (è di ieri sera il servizio nella trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’Arena); mentre per la TAC del Policlinico di Bari c'è da chiedersi se è opera di questi giorni o se invece non sia il completamento di programmazione precedente poiché una TAC non si installa dall'oggi al domani.
“Capiamo la bulimia di potere del nostro Presidente e in previsione delle Elezioni tutto fa brodo ma sarebbe utile che il presidente e assessore alla Sanità Emiliano e i direttori generali (per altro tecnici al servizio della Puglia e non supporter del governatore) impieghino più proficuamente il loro tempo nella gestione delle tante mancanze e dei tanti imprevisti che l'emergenza mette a nudo.
“Arriveranno tempi migliori per farsi belli nei video. Oggi è tempo di concentrarsi sui mille problemi che quotidianamente vengono in evidenza nelle strutture sanitarie spesso e in ogni modo rappresentate dagli operatori e dalle loro organizzazioni sindacali e ancor spesso e in ogni modo inascoltati da Emiliano e dai DG”.