Legalità. Antonella Laricchia (M5S): “Dov’era Emiliano in questi anni quando in nome della legalità chiedevamo tavoli e audizioni?”

“In nome della legalità oggi assistiamo a passerelle e tavoli politici, ma il vero modo per affrontare il tema è la trasparenza quotidiana: gestione efficiente e trasparente dei fondi pubblici, partecipazione, rendicontazione”.

 

BARI - “In nome della legalità oggi assistiamo a passerelle e tavoli politici, ma il vero modo per affrontare il tema è la trasparenza quotidiana: gestione efficiente e trasparente dei fondi pubblici, partecipazione, rendicontazione”.

 

Lo dichiara la consigliera del Movimento 5 Stelle Antonella Laricchia

 

“Dopo un’intera legislatura - spiega Laricchia - oggi Emiliano attiva tavoli con istituzioni e partenariato sociale, ma tutto si sarebbe dovuto fare anni fa. Oggi vediamo gli effetti dell’illegalità nell’ipercementificazione, come testimonia anche Coldiretti, nelle difficoltà che devono affrontare i cittadini, le imprese e le associazioni alle prese con i bandi, penalizzando la sanità attraverso proroghe, affidamenti abusivi e assunzioni d’emergenza e senza concorsi. La legalità si realizza ogni giorno nella politica onesta.

Tante volte Emiliano si è definito un magistrato antimafia - incalza la pentastellata - ma in questi anni ha fatto orecchie da mercante alla richiesta di audire, in Commissione Antimafia, i magistrati che hanno disposto le condanne per alcuni imputati, ritenuti affiliati al clan Di Cosola, che avrebbero fermato gli elettori per strada, invitandoli, con minacce e intimidazioni, a votare per Natale Mariella, candidato nella lista dei Popolari a sostegno di Michele Emiliano Presidente nel 2015. Una sentenza in primo grado e poi in appello ha dichiarato che ci fu voto di scambio elettorale politico mafioso. Un politico che non ha il coraggio di fare luce su vicende di illegalità che riguardano persone a lui vicine (in quell’occasione fu Cera a opporsi in maniera piuttosto determinata) dovrebbe capire che non è in grado di svolgere il suo ruolo e andare a casa. Ma non solo. Illegalità è lo smantellamento dei presidi di legalità nel territorio pugliese, l’opposizione a creare Commissioni di studio su determinati argomenti e ritardi nelle nomine per gli Organi di controllo.

Si fa presto - conclude - oggi a istituire tavoli, ma lavorare per la legalità è ben diverso:  bisogna farlo ogni giorno sul territorio insieme a chi si impegna per questo”.