Consiglio regionale sospeso per mancanza del numero legale. M5S “Prima attività paralizzata dalle primarie, ora dalle liti del centrosinistra post primarie”

 

"L’unità sbandierata ieri è durata quindi soltanto un giorno, poi si è tornati alle vecchie abitudini, con Emiliano che diserta l’assemblea e la maggioranza presa più dalle candidature che dal lavorare per la regione. La nostra regione merita di meglio".

 

BARI - Nota dei consiglieri regionali del M5S Puglia.

 

“Prima il Consiglio è stato paralizzato dalle primarie, ora dal post primarie, con Matteo Renzi che ha annunciato un candidato alternativo a Michele Emiliano.

L’unità sbandierata ieri è durata quindi soltanto un giorno, poi si è tornati alle vecchie abitudini, con Emiliano che diserta l’assemblea e la maggioranza presa più dalle candidature che dal lavorare per la regione.

Risultato: la seduta è durata solo il tempo di approvare la mozione per tutelare i risparmiatori della Banca Popolare di Bari per poi chiudersi durante la votazione della nostra proposta di legge per l’Istituzione dell’Unità regionale per l’acquisto di energia elettrica e gas (URAE) con il centrosinistra che ha fatto volutamente cadere il numero legale.

Dieci minuti in tutto, nonostante votazioni aperte all’infinito per cercare di far arrivare in aula i consiglieri e la ripresa dei lavori con un ritardo di oltre mezz’ora rispetto all’ora concordata.

L’ennesimo spettacolo indegno offerto ai pugliesi, ormai stanchi di queste continue liti interne al centrosinistra e che hanno diritto a un Consiglio Regionale che funzioni e approvi leggi per migliorare la loro qualità della vita.

Invece, ci sono provvedimenti all’ordine del giorno da mesi e mai discussi, alcuni perchè porterebbero alla definitiva spaccatura di quello che resta della maggioranza (come il disegno di legge per il contrasto all’omofobia), altri perchè proposti dall’opposizione (come quello su cui oggi si è interrotta la discussione o quello per la promozione della mobilità sostenibile).

Per fortuna questa che sarà ricordata come la peggiore legislatura nella storia pugliese sta per terminare: la nostra regione merita di meglio”.