Reddito di Cittadinanza. Antonio Trevisi (M5S) invia ai Comuni salentini una richiesta per l’attivazione dei Patti per l’inclusione sociale per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza

“I beneficiari del RDC nella nostra regione - spiega Trevisi - sono più di 82mila e in provincia di Lecce sono oltre 15mila: una forza lavoro (escludendo disabili ed altri esonerati) che potrebbe essere impiegata per le attività di tutela del territorio, decoro urbano nonché per la prevenzione di un grave fenomeno come l’abbandono di rifiuti...".

 

BARI - Il consigliere del M5S Antonio Trevisi ha inviato ai comuni salentini una richiesta per l’attivazione dei Patti per l’inclusione sociale per i beneficiari del reddito di cittadinanza.

 

“I beneficiari del RDC nella nostra regione - spiega Trevisi - sono più di 82mila e in provincia di Lecce sono oltre 15mila: una forza lavoro (escludendo disabili ed altri esonerati) che potrebbe essere impiegata per le attività di tutela del territorio, decoro urbano nonché per la prevenzione di un grave fenomeno come l’abbandono di rifiuti. I percettori, inoltre, potrebbero offrire la propria disponibilità per progetti di utilità collettiva, in ambito culturale, sociale, artistico e ambientale per un minimo di 8 e un massimo di 16 ore a settimana, da svolgersi nel comune di residenza”. 

 

Il consigliere Trevisi a gennaio avvierà una serie di incontri in provincia di Lecce per parlare dei Patti d’inclusione e di progetti di utilità collettiva in cui poter coinvolgere i percettori del Rdc. 

 

“Partirò il 9 gennaio dalla casa della Legalità a Monteroni - dichiara Trevisi - dove ho già depositato un progetto per la realizzazione di un parco per cani su un'area verde comunale attualmente in disuso e semi abbandonata. Ritengo che questi momenti di confronto con i cittadini siano importanti per aiutare i Comuni per una concreta attuazione delle politiche del lavoro previste dal Reddito di Cittadinanza, viste le tante inesattezze che spesso si sentono su una misura grazie alla quale 2,5 milioni di persone non vivono più in povertà assoluta. In soli 7 mesi il tasso di povertà è diminuito del 60%, c’è stata una riduzione dell’8% dell’intensità della povertà e una riduzione dell’1,5% del tasso di disuguaglianza”. 

 

In allegato la lettera inviata ai Comuni. 

 

Allegati:
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