Notte della Taranta. Antonio Trevisi (M5S) presenta richiesta di accesso agli atti. “Necessaria chiarezza sul ruolo della Regione”

“Ormai l’intento con cui è nata la Notte della Taranta è stato del tutto snaturato. Oggi assistiamo a un evento che nulla ha a che vedere con la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio, obiettivo con cui è nata la Fondazione Notte della Taranta."


LECCE - "Conoscere quali e quante sono le somme che la Regione Puglia investe nella realizzazione dell’edizione 2019 della Notte della Taranta, nonché  le ulteriori manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione proposte dalla Fondazione per il sostegno e sviluppo della ricerca sul fenomeno del tarantismo, delle tradizioni grike e salentine, previste anche dal suo Statuto."

 

Sono queste le richieste contenute  nell’’istanza di accesso agli atti al Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, e alla Fondazione Notte della Taranta, presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Antonio Trevisi.

 

“Ormai l’intento con cui è nata la Notte della Taranta è stato del tutto snaturato. Oggi - spiega il consigliere - assistiamo a un evento che nulla ha a che vedere con la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio, obiettivo con cui è nata la Fondazione Notte della Taranta. Per questo, continuo a chiedere in che termini, anche economici, la Regione Puglia abbia contribuito alla realizzazione della manifestazione e quale ruolo ricoprano oggi il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato Scientifico nell’organizzazione della manifestazione”. 


La Fondazione Notte della Taranta ha l’obiettivo di promuovere iniziative autonome e coordinare l’azione dei soci per la valorizzazione e la tutela del territorio salentino. Per questo, la Fondazione, come previsto dallo statuto, cura l'organizzazione e la produzione del Festival "La Notte della Taranta", oltre che l’attività dell'Orchestra Popolare "La Notte della Taranta" e si impegna ad avviare diversi progetti, convegni e pubblicazioni condotti in sinergia con i centri di ricerca diffusi sul territorio salentino e le principali Università italiane e straniere (Università del Salento, IULM di Milano, Università di Ginevra, Università di Perugia, Università di Tours). 


“Tuttavia - sottolinea il pentastellato - oramai da anni, la sola attività organizzata dalla Fondazione pare essere la manifestazione "La Notte della Taranta" che, peraltro, ha assunto una deriva sempre più commerciale, finendo per mortificare la ratio ispiratrice della costituzione della Fondazione ed i valori della tradizione che si sarebbero dovuti trasmettere, finendo per diventare un mero evento musicale da poter vendere alla rete televisiva nazionale, immolato sull’altare dell’audience e dell’interesse politico ed economico.  Inoltre, la Regione Puglia è socio della Fondazione “Notte della Taranta” ma dal 2015 non ha più un  suo rappresentante in seno al consiglio di amministrazione, e solo dopo le mie segnalazioni l’assessore Capone ha promesso a breve la nuova nomina. Ovviamente il tempo passa ma ancora niente si è mosso. Per tutte queste ragioni, è necessario fare chiarezza sul ruolo che ha l’istituzione ha nella Fondazione, sulle attività della Fondazione stessa e sull’organizzazione della promozione della cultura salentina, che oggi sembra essere unicamente rappresentata con quello che è sempre di più solamente un Concertone”.