Emergenza Rifiuti. Antonio Trevisi (M5S): “Se fosse stata approvata la mia proposta legge oggi il rifiuto in Puglia sarebbe una risorsa e non un problema”

“Ancora una volta ci troviamo in una situazione di emergenza: l’ennesimo fallimento della gestione Emiliano, che ha previsto l’istituzione dell’AGER affidandole il compito di programmare le scelte impiantistiche, ma che si sta rivelando incapace di gestirle sulla base del principio di prossimità e autosufficienza."

 

LECCE - “Ancora una volta ci troviamo in una situazione di emergenza: l’ennesimo fallimento della gestione Emiliano, che ha previsto l’istituzione dell’AGER affidandole il compito di programmare le scelte impiantistiche, ma che si sta rivelando incapace di gestirle sulla base del principio di prossimità e autosufficienza.

Purtroppo sono state ignorate tutte le nostre proposte  per favorire in via prioritaria il recupero di materia dai rifiuti e introdurre una governance capace di chiudere il ciclo dei rifiuti a livello provinciale, preferendo dare priorità all’istituzione di carrozzoni che servono solo a favorire gli interessi di Emiliano nell’assegnare le poltrone”.

 

E' l’attacco del vicepresidente della commissione Ambiente, il consigliere del M5S Antonio Trevisi, in seguito alle ordinanzecon cui la Regione ha imposto l’arrivo nell’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo del rifiuto organico dei comuni del brindisino, a causa della chiusura dei due impianti di Ginosa e Lucera, che trattavano il 40% della frazione organica pugliese.

 

Ordinanze - incalza il pentastellato -che hanno scatenato la protesta delle amministrazioni: il sindaco di Poggiardo, che ha emesso un’ordinanza a tutela della salute della comunità, ha annunciato una protesta davanti ai cancelli dell’impianto; mentre il sindaco di Galatone ha fatto sapere che l’impianto “Cave Marra” ha una capienza di 10.400 tonnellate annue di umido e può ospitare i rifiuti organici solo dei Comuni dell’Aro 6 (Nardò, Alezio, Aradeo, Collepasso, Galatone, Neviano, Sannicola, Seclì, Tuglie).

Ancora una volta i Comuni pagano per la totale mancanza di programmazione da parte della Giunta e i cittadini sono costretti a subire continui aumenti dell’ecotassa.

Il fatto più grave è negare l’evidenza: in Puglia esiste un’emergenza rifiuti e il serio rischio è che numerosi impianti, operando in deroga alla capacità consentita, accolgano ben oltre la loro capienza, causando problemi ambientali non indifferenti alla popolazione.”