DDL Pillon, Ernesto Abaterusso (LeU/I Progressisti): “Una mozione in Consiglio regionale contro un disegno di legge che rappresenta un arretramento per i diritti delle donne, dei minori e per concetto stesso di famiglia”

“Mi auguro pertanto che la Regione Puglia insieme alle Parlamentari e ai Parlamentari eletti sul territorio facciano fronte comune per contrastare questo disegno di legge che lede la dignità e i diritti delle famiglie, delle donne e dei minori”.

 

BARI - "1. Porre in essere tutte le iniziative necessarie per contrastare il DDL Pillon in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità, nelle sedi nazionali più opportune e con gli strumenti adeguati, anche sensibilizzando e coinvolgendo le parlamentari e i parlamentari eletti in Puglia, a prescindere dalla schieramento politico, affinché si mettano a punto le necessarie azioni politiche e quelle consentire dai Regolamenti di Camera e Senato per contrastare l’approvazione del DDL;

2. Sensibilizzare tutte le parlamentari e i parlamentari eletti in Puglia affinché promuovano e garantiscano seri ed ampi confronti con tutti i soggetti istituzionali, associativi e professionali coinvolti, comprese le rappresentanze femminili, le associazioni familiari e le figure di garanzia per i minori, al fine di sospendere l’attuale iter di approvazione;

3. Verificare i dati di dettaglio circa la situazione ed i bisogni delle famiglie e degli individui all’esito di procedimenti di separazione, in collaborazione con gli enti interessati e i soggetti competenti sul tema."

 

È quanto chiede il Presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti in Regione Puglia, Ernesto Abaterusso, in una mozione presentata oggi in Consiglio regionale.

 

“Il Disegno di Legge – afferma Abaterusso – rappresenta non solo un attacco, ma anche un arretramento in accettabile alla libertà e ai diritti acquisiti dalle donne in tanti anni di battaglie ed è frutto di una visione retrograda della società che prevale in questo Governo”.

 

“La Puglia – prosegue il Presidente del Gruppo consiliare LeU/I Progressisti – che è sempre stata una regione attenta ai diritti civili e alle pari opportunità non può e non deve permettere che un simile progetto, che aumenta le discriminazioni di genere, non tiene conto delle esigenze dei minori e minaccia i diritti di quei genitori, soprattutto le donne, che decidono di separarsi e priva le vittime di violenza domestica di importanti protezioni, diventi legge. Qui ad essere in ballo non sono solo gli interessi e i bisogni dei minori e genitori, ma soprattutto il diritto alla famiglia e le conquiste fondamentali che riguardano ciascun individuo”.

 

“Mi auguro pertanto che la Regione Puglia insieme alle Parlamentari e ai Parlamentari eletti sul territorio facciano fronte comune per contrastare questo disegno di legge che lede la dignità e i diritti delle famiglie, delle donne e dei minori” conclude Abaterusso.