Stabilizzazioni in Regione Puglia. M5S interroga Emiliano. “Chiediamo la massima chiarezza”

"... vogliamo sapere dal Governo regionale se, come richiesto dalla magistratura, le procedure per l’assunzione siano state sospese e se la Regione abbia avviato un’indagine interna per fare chiarezza su quanto accaduto, o abbia intenzione di farlo”.

 

BARI - “In seguito alle notizie di stampa riguardanti le indagini della Procura di Bari sulla stabilizzazione di 284 lavoratori precari assunti in Regione Puglia nell’era Vendola, vogliamo sapere dal Governo regionale se, come richiesto dalla magistratura, le procedure per l’assunzione siano state sospese e se la Regione abbia avviato un’indagine interna per fare chiarezza su quanto accaduto, o abbia intenzione di farlo”. 

 

Lo dichiarano i consiglieri del M5S Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari, che hanno presentato un’interrogazione rivolta all’Assessore al personale Antonio Nunziante e al Presidente Michele Emiliano.

 

Abbiamo letto che al vaglio della Procura, oltre all'elenco dei precari, ci sarebbero anche una lunga lista di documenti - spiegano i pentastellati - e diverse delibere dell’attuale Giunta. Tra queste una datata 14 settembre 2017 relativa alla programmazione triennale del fabbisogno del personale, con cui sono state approvate le assunzioni da effettuare nell'arco di tre anni, e una determina del 3 luglio 2018 con la quale il Dipartimento del Personale ha dato il via libera all'assunzione dei 284 precari impegnando un ulteriore milione e mezzo di euro. Per questo riteniamo opportuno che la Giunta riferisca in Consiglio sulle stabilizzazioni e sui provvedimenti che intende adottare.

 

La stabilizzazione - continuano i cinquestelle -è un diritto che non si può mettere in discussione. Purtroppo però il rischio è che, tra i dipendenti a cui è stata riconosciuta la stabilizzazione secondo le procedure di legge, ci siano persone che devono la loro assunzione non alle loro capacità ma a certe loro conoscenze. Per questo auspichiamo che le indagini permettano di distinguere con precisione chi siano i meritevoli e chi gli eventuali furbetti. Ai primi è ovviamente corretto continuare a riconoscere le loro qualità, dal momento che è indubbio il valore aggiunto di molti giovani in gamba che abbiamo potuto vedere all’opera in Regione; i furbetti invece sappiano sin da ora che faremo di tutto per farli andare via”.