PULSANO (TA), EMILIANO D'AMATO: "SI CONCLUDE FINALMENTE UN TORMENTATO PERCORSO AMMINISTRATIVO PER PULSANO. ORA LA COMUNITÀ È PRONTA A VOLTARE PAGINA"

"Oggi si conclude ufficialmente il decennio amministrativo del Sindaco Ecclesia, senza ultimare il secondo mandato quinquennale: con 11 consiglieri dimissionari su 17 si avvia il processo di scioglimento del consiglio comunale di Pulsano."

 

PULSANO (Taranto) - Nota del consigliere comunale Emiliano D'Amato (Pulsano Bene Comune).

"Oggi si conclude ufficialmente il decennio amministrativo del Sindaco Ecclesia, senza ultimare il secondo mandato quinquennale: con 11 consiglieri dimissionari su 17 si avvia il processo di scioglimento del consiglio comunale di Pulsano. 

 Termina dunque nella giornata odierna un percorso amministrativo fortemente discusso sul piano politico, sia da una parte della nostra comunità, sia da tutte quelle forze politiche che sin dal lontano 2008 lamentano una gestione poco chiara ed efficiente della macchina amministrativa.

Accade per mezzo di una spaccatura interna all’amministrazione, oramai conclamata da alcuni mesi, ed esplicitata attraverso la firma di ben 7 consiglieri comunali della ex maggioranza, ai quali si aggiungono le firme dell’opposizione di cui ho fatto parte e che ho rappresentato in questi anni.

La scelta di firmare la FINE dell’amministrazione Ecclesia, a pochi mesi dal termine, seppure a supporto di una parte dei consiglieri di maggioranza, ha ragioni profondamente diverse dai consiglieri di tale gruppo. 

Le nostre sono ragioni di continuità con l’opposizione, messa in campo in questi anni, verso una linea politica a nostro parere priva di una programmazione, disorganizzata e fatta di sprechi.

L’amministrazione comunale, infatti, termina le proprie attività spaccandosi in due proprio sul tema principale sul quale da sempre ci siamo battuti come opposizione: la gestione del bilancio comunale e dei suoi conti.

Il ruolo di controllo dell’attività di governo è da sempre priorità dell’opposizione. Pur non entrando nel merito delle vicissitudini interne dell’ormai terminata amministrazione Ecclesia, è difficile non osservare come la tenuta dei conti e la propria gestione abbia risentito profondamente delle divergenze interne alla maggioranza stessa.

Una sorta di “tira e molla” sul come tentare di porre un argine a quelli che sono i conti del Comune e sul loro contenimento, che rischia di essere pagato ancora una volta a caro prezzo dalla nostra comunità.

Da un lato c’era chi, evidentemente, considerava la disponibilità economica infinita, dall’altro chi invece poneva dei seri dubbi sul continuo, lento ma inesorabile, indebitamento amministrativo.

Un braccio di ferro che, credo, abbia avuto il suo culmine nel 2016, allorquando l’allora dirigente di settore Dott. Moschetti, supportato dall’assunzione di responsabilità politica della maggioranza, decise di proseguire la propria azione amministrativa nonostante un parere negativo del revisore dei conti e le evidenti difficoltà di manovra economico-finanziaria.

La mia esperienza anche come Presidente della Commissione Bilancio mi porta a pensare che esiste strutturalmente, per ragioni che andrebbero dettagliate, un indebitamento medio annuale delle casse comunali che si aggira intorno a circa 1,5-2 milioni di euro su un bilancio comunale per Pulsano di circa 10 milioni di euro. Il Comune di Pulsano, in pratica, si è indebitato con una velocità del 15-20% annuo.

Questo spiega il primo prestito ponte alla Cassa Depositi e Prestiti di 5 milioni di euro ed il secondo, di quasi pari importo, a copertura del primo quinquennio dell’Amministrazione Ecclesia. Quadro economico che, oltretutto, si è ripetuto anche durante la seconda amministrazione a guida Ecclesia, aggravata da un aumento dell’evasione fiscale (un pulsanese su due non paga la TARI) a cui andava posto rimedio con operazioni di recupero e soprattutto di prevenzione.

E’ palese che la rottura politica della maggioranza, fra chi ha seguito la linea politica del Sindaco e chi ha sostenuto la linea politica dell’Assessore al Bilancio Laterza, non ha giovato al paese, generando una stasi nella ricerca di soluzioni a tale problema che è sotto gli occhi di tutti.

Il Sindaco Ecclesia, forse in vista della campagna elettorale alle porte, continua con interventi in paese, a parere dello scrivente sterili, scoordinati e spesso di scarsa utilità, che sanno di “contentini elettorali”, funzionali alla nuova lista in fase di lancio per le amministrative di maggio-giugno, più che di un vero e proprio lavoro organico.

Solo uno stolto non si accorgerebbe di una accelerazione di interventi in opere pubbliche proprio a ridosso della fine del mandato come: dossi, marciapiedi, fornitura di acqua in alcune vie, concorsi pubblici da anni in attesa di essere portati a buon fine.

Non si può, e non si deve, fare la propria campagna elettorale sulle spalle dei cittadini, sulle tasse a loro carico, ma soprattutto non si può gestire un paese senza una programmazione degli interventi ed una loro tenuta nel tempo.

Tutto questo ha un prezzo che stride profondamente con i conti del bilancio, con il nuovo decreto ingiuntivo di 1,3 milioni di euro della CISA, con il milione di euro di lotta alla evasione fiscale mai attuata a causa della impossibilità degli uffici di avere strumenti idonei per compiere tale lavoro, con i restanti 8 milioni circa di euro di debiti già accumulati in questi ulteriori 5 anni di amministrazione, con i continui esborsi fuori bilancio per parcelle di avvocatura e difesa legale.

Viviamo oramai da tempo in una situazione di precariato perenne e di approssimazione che ha portato Pulsano ad essere considerato uno dei paesi più dissestati della provincia ionica, in termini di qualità dei servizi e della vita.

 Chi decide di abbandonare le città di Taranto per vivere nella provincia sceglie realtà alternative a Pulsano, nonostante la bellezza del nostro mare e delle nostre coste.

Il tutto si trasforma anche in una svalutazione del mercato immobiliare: chi ha acquistato una abitazione a 200 mila euro rischia di ritrovarsela svalutata nel giro di pochi anni del 10-20%.

Questi sono i frutti di una politica miope che ha puntato, e continua a puntare, sul risultato immediato piuttosto che su investimenti a medio e lungo termine. Un esempio per tutti è stata la risoluzione dell’annoso problema del depuratore costato svariati milioni di euro e conclusosi in tempi biblici (17 anni).

Non si è fatto nulla in questi anni per rilanciare il commercio che, storicamente, rappresenta la fonte principale di sostentamento dei pulsanesi; il mercato settimanale è oramai da considerarsi fra gli ultimi della provincia. Si parla di turismo ma non si tenta di effettuare interventi strutturali e/o programmati a sostegno di chi intende operare in tale settore.

La Marina resta ancora oggi una “succursale” del paese e non parte integrante dello stesso. Le strade subiscono un continuo rattoppo senza una programmazione quinquennale di ripristino e uno stretto controllo delle ditte, che sistematicamente operano sulle stesse per i vari allacci idrico-fognari, di gas e telefonici.

 Anche la gestione della raccolta dei rifiuti presenta notevoli ritardi nel processo di ammodernamento, generando dei costi sia economico-monetari che culturali, che rendono il paese poco allettante agli occhi del turista e disgustano alle volte anche al residente.

Non è mai stata avviata una lotta seria ai reati ambientali, volta ad educare sia chi vive in paese che i visitatori. Pulsano non è una discarica a cielo aperto, Pulsano è un fiore che va curato ed abbellito.

E’ ora di voltare pagina e porre la parola fine a tutto questo, costruendo una alternativa politica credibile, che tenga sotto controllo i conti facendo ripartire il paese attraverso una serie di interventi programmati, e che migliori la qualità della vita.

Dopo essere stato autore di questo STOP alla cattiva politica voglio essere attore principale alla rinascita del mio paese, nel quale vivo e dimoro tutti i giorni.

Questa è la mia terra, qui scorre il mio sangue e qui vorrei vivere dignitosamente con i miei concittadini negli anni a venire."