Gallipoli (LE), Ospedale 'Sacro Cuore' senza personale. Cristian Casili (M5S): “Rendere efficienti e sicuri gli ospedali di primo livello”

"Ospedali di  primo livello come il Sacro Cuore di Gallipoli stanno implodendo a causa della mancanza di personale, con i pazienti costretti a essere spostati in reparti non di pertinenza per quanto riguarda la patologia sofferta”.

 

 

LECCE -Ormai non è più solo il Vito Fazzi di Lecce a soffrire la mancanza di medicina territoriale. Ospedali di  primo livello come il Sacro Cuore di Gallipoli stanno implodendo a causa della mancanza di personale, con i pazienti costretti a essere spostati in reparti non di pertinenza per quanto riguarda la patologia sofferta”.

 

Lo denuncia il consigliere del M5S Cristian Casili, che chiede al Presidente /Assessore alla Sanità Emiliano un intervento urgente per rendere efficiente e sicuro il presidio.

 

Si tratta - continua il pentastellato -  di un ospedale con un numero di pazienti in costante aumento, eppure persiste una cronica mancanza di personale, in particolare infermieri e Operatori Socio Sanitari. Inoltre il personale denuncia una situazione di forte stress lavorativo, con permessi negati, ferie mai godute e accumulate. Un sovraccarico di lavoro ormai insostenibile. È l’ennesima dimostrazione di come il presidente Emiliano, che si ostina a conservare la delega alla sanità, non abbia compreso la gravità della situazione

 

Uno dei tanti fallimenti del governo Emiliano nella sanità pugliese, ricorda Casili, è la voce della mobilità passiva, che costa ogni anno circa 300 milioni di euro versati nelle casse di altre regioni. A questo si aggiunge lo sforamento della spesa farmaceutica per altri 300 milioni di euro.

Risorse  - incalza il vicepresidente della V Commissione Ambiente - che potremmo utilizzare per far fronte alla mancanza di personale, soprattutto in periodi critici come questo, in cui è esplosa l’epidemia influenzale. Paradossale, inoltre, è che si siano trovate recentemente le risorse per poter garantire un cospicuo aumento di stipendio ai Direttori Generali delle Asl, mentre questi fondi non si trovano per venire incontro alle esigenze del personale e dei pazienti. Si fa un gran parlare di investimenti per nuovi ospedali ma non si è compreso che prima di tutto occorre rendere efficienti i presidi già esistenti. Non a caso sempre più pugliesi preferiscono andare fuori regione per curarsi. Chiediamo a Emiliano d’impegnarsi per consentire a strutture di primo livello di poter funzionare a pieno regime. È inaccettabile assistere inermi al loro depotenziamento a discapito del diritto alla salute dei cittadini di quel comprensorio”.