Uno studio scientifico conferma l'esistenza di quello che viene chiamato "effetto viaggio di ritorno", quell'effetto comune a molti che fa sì che il viaggio di ritorno appaia più breve di quello di andata.
Gli studi hanno analizzato varie tipologie di viaggi, da quelli in autobus, a quelli in bicicletta, includendo anche il guardare altri che viaggiano (chiaramente, in questo caso di trattava di vedere il video del viaggio).
Gli studi, se da un lato hanno confermato inequivocabilmente l'esistenza dell'effetto, sono meno conclusivi sulla causa.
Infatti, precedentemente l'opinione comune era che l'elemento determinante fosse la familiarità con la strada: in particolare, si era ipotizzato che all'andata si tendesse a prestare attenzione a molti particolari, mentre al ritorno ci si concentrasse solo su alcuni punti di riferimento già riconosciuti come principali, e questa differenza nella quantità di informazioni accumulate facesse percepire il ritorno più breve.
Gli studi però mettono ora in dubbio questa spiegazione, infatti è stato riscontrato l'"effetto ritorno" anche quando i tragitti di andata e di ritorno erano effettuati su percorsi diversi (ma comunque identici per spazio e tempo impegnato).
Fonte: Notiziedelmondo