"Mellone deve smetterla di dire bugie alla gente, come quella che appare sui manifesti pubblici "Mellone il Sindaco di Tutti", perchè così facendo insulta la maggioranza degli elettori e dei cittadini di Nardò."
NARDO' (Lecce) - Giovanni Siciliano, leader storico del Movimento politico "Città Nuova", componente autorevole del direttivo cittadino PD e protagonista di primo piano, nell'ultimo quarto di secolo, delle vicende politico-amministrative della Città, risponde alle domande dell'intervistatore con la consueta spigliatezza e verve provocatoria.
D. - Per oltre un ventennio Lei ha fatto parte integrante delle maggioranze di governo della Città. Oggi è all'opposizione. Come si trova in tale ruolo?
R. - E' vero quanto dice, ma debbo sottolineare, prima di esprimere un mio parere sull'attuale amministrazione comunale, che: a) nel ventennio in questione sono sempre stato l'anima critica delle maggioranze che ho sostenuto; b) è necessario lottare per qualcosa e non contro qualcuno; c) ragioni di obiettività impongono di evidenziare anche le cose buone dette e/o fatte dagli esponenti politici che non stanno dalla nostra parte.
A proposito di obiettività, ad esempio, mi preme evidenziare che il Sindaco Mellone in una recente videointervista rilasciata a "Piazza Salento" ha affermato che lui, nei dibattiti e confronti, è il migliore in assoluto. Pertanto, mi piacerebbe avere con il primo cittadino un pubblico confronto sulle questioni più rilevanti concernenti i primi 14 mesi della sua amministrazione.
Nel ruolo di oppositore continuerò a svolgere un'azione pungolatrice nell'esclusivo interesse di Nardò e dei neretini.
D. - Quali sono, a suo avviso, le iniziative poste in essere dall'Amministrazione Mellone che meglio rispondono alle esigenze di crescita e sviluppo della Città?
R. - Mellone ha avuto una fortuna enorme: ha trovato completato l'iter di tante pratiche, delle quali, oggi, sta godendo.
Per quanto attiene, ad esempio, al trasferimento degli Uffici, non posso non rilevare che l'operazione era già pronta da tempo e che il Sindaco ha dimostrato soltanto notevole abilità nel condurre in porto, in tempi brevi, quanto già pensato e fatto dai precedenti amministratori. Non sappiamo, comunque, con quali costi, reali ed effettivi.
Per quanto concerne il resto, non posso esimermi dal puntualizzare che Mellone sta mistificando la realtà di tante cose. Sostiene, con artifici retorici, che la sua Giunta ha lavorato bene in questa primi 14 mesi del suo mandato amministrativo, ma i concittadini difficilmente riescono a comprendere le ragioni della defenestrazione di 4 assessori su 7, a partire dalla Signora Daniela Dell'Anna, che è stata la prima, nel dicembre dell'anno scorso, ad essere giubilata.
Nello sport si dice che "squadra che vince non si cambia" e, se si cambia, non è poi opportuno addurre motivazioni fantasiose e ipocrite per giustificare le proprie scelte. Mellone ha cambiato la squadra per oltre il 50% dei suoi componenti e, pertanto, deve smetterla di dire bugie alla gente, come quella che appare sui manifesti pubblici "Mellone il Sindaco di Tutti", perchè così facendo insulta la maggioranza degli elettori e dei cittadini di Nardò.
Mellone non deve mai dimenticare che è stato eletto con appena il 27% dei suffragi (oltre 10mila neretini non si sono recati alle urne), ossia da poco più di un quarto dei concittadini.
Altro che il Sindaco di tutti!
D. - Un Sindaco rappresenta, istituzionalmente, l'intera comunità e tutela gli interessi generali. Conseguentemente, dev'essere il Sindaco di tutti e non di una parte.
R. - Sarà come dice Lei, ma Mellone non è, comunque, il mio Sindaco e non è, certamente, il Sindaco della stragrande maggioranza dei neretini, ivi compresi i sostenitori della lista "Riprendiamoci Nardò", che, pur avendolo sostenuto in campagna elettorale, oggi gli sono apertamente contro.
D- Il Sindaco in merito alla Sarparea ha assunto posizioni diverse rispetto a quelle sostenute nel 2014. Cosa l'ha indotto, secondo Lei, a cambiare idea e a far deliberare il piano di lottizzazione?
R.- Va detto, preliminarmente, che a tutt'oggi il Sindaco Mellone non ha ancora presentato le Linee programmatiche di mandato, cosa che non si è mai verificata con le precedenti amministrazioni comunali. Ciò significa che intende realizzare molti fuori programma, come la lottizzazione della Sarparea, che, peraltro, com'è noto, l'ha visto folgorato sulla via di Damasco. E' bene, in ogni caso, far conoscere il folgoratore.
C'è, senza ombra di dubbio, qualcosa che non quadra: non è casuale la destituzione dell'assessore all'Ambiente, Graziano De Tuglie, che non ha sottoscritto la deliberazione di Giunta sulla lottizzazione della Sarparea (che dovrebbe, comunque, essere ratificata dal Consiglio comunale).
D. - Cosa può dire sullo smaltimento dei reflui fognari di Nardò e Porto Cesareo, sulla messa in sicurezza della discarica di Castellino e sull'ex Ospedale "San Giuseppe-Sambiasi".
R. - Ad oggi c'è soltanto il collettamento dei reflui fognari di Porto Cesareo a quelli di Nardò, con il placet di Mellone, che in campagna elettorale aveva escluso totalmente tale eventualità.
La discarica di Castellino rappresenta, invece, un grosso bluff. A tutt'oggi, nonostante i selfie rassicuranti di Emiliano e Mellone, non è stata attivata dalla Regione Puglia alcuna procedura per la messa in sicurezza di Castellino.
Sull'ex ospedale "Sambiasi" si è sempre sostenuto che le precedenti amministrazioni comunali non sono riuscite a fare breccia sulla Regione per salvare il salvabile. Oggi, giorno dopo giorno, tale struttura perde servizi e personale.
Se Mellone dice "evviva Michele, evviva Emiliano, quant'è bravo Michele, quant'è buono Emiliano", allora si dia da fare per indurre il Governatore della Puglia ad interessarsi concretamente, non a parole, almeno dei problemi più grossi che angustiano la nostra Città!
Si è stanchi delle bugie del Sindaco e del populismo becero e inconcludente.
D. - Quale componente il direttivo cittadino del PD conosce certamente i rapporti che intercorrono tra il Governatore Emiliano, l'assessore regionale Capone e il Sindaco Mellone. Cosa può dirci in merito?
R. - L'Assessore Capone non credo che viva con fascino ed entusiasmo il rapporto tra Emiliano e Mellone.
L'attenzione di Capone per Nardò può definirsi di natura prettamente istituzionale.
Quanto invece ad Emiliano, che non ha la forza di uscire dal PD e fondare un suo partito, è di tutta evidenza che il suo interesse è di natura esclusivamente elettoralistica.
Com'è possibile, del resto, che un esponente di rilievo del PD possa dialogare politicamente con un militante dell'estrema destra, che, da candidato Sindaco, commemora Ramelli con il rito dei neofascisti ed il saluto romano?
Angelo Losavio