Confcommercio: "Basta tasse, uccidono la crescita"

L'Italia ha il record mondiale per la pressione fiscale. La denuncia è dell'ufficio studi di Confcommercio: la pressione fiscale effettiva o legale, ossia quella calcolata al netto del sommerso, è del 53,2%. Una percentuale che porta l'Italia al primo posto, rispetto a Paesi con una forte pressione fiscale come Danimarca e Francia.

 

ROMA - L'Italia ha il record mondiale per la pressione fiscale. La denuncia è dell'ufficio studi di Confcommercio: la pressione fiscale effettiva o legale, ossia quella calcolata al netto del sommerso, è del 53,2%. Una percentuale che porta l'Italia al primo posto, rispetto a Paesi con una forte pressione fiscale come Danimarca e Francia. Si tratta di una tassazione che "mortifica la crescita", denuncia l'ufficio studi.

Tagliate le stime sul Pil
Confcommercio rivede anche le stime sul Pil del 2014, portando la crescita del prodotto interno lordo a +0,3%  rispetto al +0,5% di due mesi fa. Per i consumi la crescita stimata è dello 0,2% in aumento di un decimo di punto rispetto alla precedente previsione. L'Ufficio studi dell'associazione evidenzia anche che i nuovi criteri di calcolo del Pil introdotti dall'Ue comporteranno un calo del deficit dal 2,6% al 2,5%, liberando dunque 1,68 miliardi di euro di risorse, pari a 250-300 euro a testa per ciascun italiano.

Manovra correttiva a ottobre
"Non si può escludere che ad ottobre sarà necessaria una manovra correttiva, come già taluni sostengono", ha evidenziato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. "Tenere i conti pubblici in ordine è stata e deve rimanere una priorità, ma questo non può più, in alcun modo, soprattutto in questo momento, impedire, ostacolare o rallentare quel percorso di robusta crescita che è l'unico rimedio possibile per rispondere alle emergenze sociali ed economiche del Paese".