A Lecce due iniziative per i più bisognosi

Dal "pane sospeso" alla collaborazione tra imprese e Università a sostegno di enti assistenziali per combattere l'indigenza alimentare

LECCE - È la panetteria Antico Forno di Piazza Bottazzi il primo esercizio commerciale a sperimentare il “pane in attesa”, iniziativa promossa dall'assessorato comunale alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce per permettere di lasciare in panetteria del pane già pagato a disposizione di persone indigenti. Sarà possibile, infatti, lasciare al fornaio una moneta per dare la possibilità a chi è in difficoltà di comprare il pane, sulla scia del più famoso "caffè sospeso" di Napoli. I rivenditori che vorranno aderire all'iniziativa potranno esporre un cartello su ogni vetrina per spiegare a tutti l’iniziativa e sarà posizionata una cesta con le buste dei panini già pronte per essere ritirate. Alcune regole da seguire: rendere ben visibile la cesta e il contenitore per le donazioni, non utilizzare per fini diversi dalla donazione del pane le offerte lasciate per l’iniziativa. Ogni panificio, forno o semplice rivenditore interessato a far parte di questa nuova rete di solidarietà può contattare l'Assessorato allo 0832 682583.

Sempre in tema di solidarietà nel capoluogo salentino, saranno consegnati il prossimo 5 aprile quattrocento chilogrammi di pasta alla Fondazione Emmanuel di Lecce, che opera a sostegno dei minori, delle famiglie in difficoltà e su tanti altri fronti del sociale nel Salento. La donazione è a cura di “Spaghetti Bridge Competition” la competizione studentesca organizzata dal professor Giorgio Zavarise della Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento che mette in gara ponti fatti soltanto di pasta e colla. L'azienda Granoro ha contribuito alla donazione donando un chilo di pasta per ogni chilo di resistenza dei ponti, arrivando a ben 754 chilogrammi distribuiti alla già citata Comunità Emmanuel e all'associazione di volontariato “Un mondo di Bene”, che opera in Italia e nello Sri Lanka. Università, industria ed enti assistenziali assieme a sostegno dei più bisognosi.

Miriam Ratta