Trattori. In Puglia calano le vendite ma il mercato tiene

La frenata del mercato pugliese può essere considerata come fisiologica dopo i livelli record toccati nel 2021, ma è anche l’effetto delle tensioni che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il settore delle materie prime e della logistica.

 

BOLOGNA - I primi dieci mesi dell’anno segnano per la Puglia un calo delle vendite di trattori rispetto ai volumi record toccati nello stesso periodo del 2021, tuttavia il mercato continua ad esprimere buoni livelli di vendita.

È quanto indicano i dati sulle immatricolazioni - elaborati da FederUnacoma (l’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole) sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Traporti – che sono stati diffusi dall’associazione nel corso della 45° edizione di EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola in svolgimento a Bologna.

Tra i mesi di gennaio e ottobre, spiega FederUnacoma, in Puglia sono state immatricolate 1.485 trattrici a fronte delle 1.724 registrate nello stesso periodo dello scorso anno (-13,9%). Questo dato, che è leggermente migliorativo rispetto alla media nazionale (-15,3%), posiziona la regione subito dopo le regioni del nord: Piemonte (1.980 mezzi registrati), Lombardia (1.903), il Veneto (1.843) ed Emilia Romagna (1.625).

La frenata del mercato pugliese può essere considerata come fisiologica dopo i livelli record toccati nel 2021, ma è anche l’effetto delle tensioni che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il settore delle materie prime e della logistica, e che sono state acuite dai ritardi nella catena di fornitura e dalla crisi militare tra Russia e Ucraina.

Secondo le stime di FederUnacoma, il settore potrebbe archiviare il 2022 esprimendosi su livelli di vendita comunque superiori rispetto agli anni pre-pandemia. Proprio in occasione di EIMA 2022 l’associazione dei costruttori italiani ha chiesto al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (presente in Fiera), di prolungare le agevolazioni per l’acquisto di macchine agricole 4.0 ed incentivare così la digitalizzazione dell’agricoltura italiana.