CENSIS, I mali dell'Italia: fisco, burocrazia e giustizia civile

E' la fotografia scattata dall'Aibe Index, l'indice che misura l'attrattività del sistema-Italia, realizzato dal Censis, con l'Associazione italiana delle banche estere.

 

ROMA - L'Italia perde attrattività per gli investitori esteri. La colpa è del carico fiscale, dei tempi della giustizia civile e della burocrazia.

Le priorità su cui si dovrebbe concentrare l'iniziativa politica per migliorare il "quadro di convenienza" dell'Italia riguardano la terna fisco-burocrazia-giustizia civile.

E' la fotografia scattata dall'Aibe Index, l'indice che misura l'attrattività del sistema-Italia, realizzato dal Censis, con l'Associazione italiana delle banche estere.

Le recenti manovre del Governo nel campo del mercato del lavoro e della pubblica amministrazione non sono considerate determinanti per l'attrattività degli investimenti esteri. 

La strategia di attrattività per il sistema-Paese (programma Industria 4.0) viene giudicata al momento inefficiente (opinione del 48% del panel, cui si aggiunge un altro 40% che nega che ci sia oggi una vera strategia di rilancio).

Dovendo incrementare il grado di attrattività del Paese, la via delle riforme su larga scala diventa oggi obbligata (secondo il 72%), perchè l'Italia dispone in ogni caso di asset importanti su cui far leva per migliorare il grado di attrattività.

Sul piano produttivo, i settori giudicati di maggiore interesse sono moda e lusso (91,3%), filiera dell'agroalimentare (60,9%), meccanica (60,9%),turismo (30,4%) e farmaceutica (21,7%).

In una scala da 1 a 10 (dove con 10 si intende il livello maggiore di attrattività), con un punteggio di 7,3, Cina e Germania si collocano in cima alla graduatoria di attrattività, seguiti da Stati Uniti (7,0) e India (6,5).

Nella parte centrale della classifica si posizionano Gran Bretagna (6,0), Francia (5,9) e Spagna (5,7), mentre la parte bassa è occupata da Brasile (5,1) e Russia (4,8). L'Italia occupa l'ultima posizione con un valore pari a 4,5.

Tra i principali fattori che un investitore estero prende in considerazione nella scelta del Paese di destinazione delle risorse si colloca al primo posto la stabilità politica: viene indicata nel 47,8% delle risposte del panel e come primo fattore nel 30,4% dei casi.

Il carico fiscale (43,5%), i tempi delle giustizia civile (39,1%) e il carico normativo e burocratico (34,8%) si contendono le posizioni successive.