Stasera, alle ore 20,30 a Zollino, nell’atrio della scuola media “S. Stiso”, sarà presentato il romanzo della giudice di corte d’Assise, Maria Francesca Mariano, dal titolo la “Scialletta rossa” una donna di mafia”.
ZOLLINO (Lecce) - Stasera, alle ore 20,30 a Zollino, nell’atrio della scuola media “S. Stiso”, per il trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, sarà presentato il romanzo della giudice di corte d’Assise Maria Francesca Mariano “La scialletta rossa. Una donna di mafia”.
Un’occasione per promuovere e sensibilizzare i cittadini, specie i più giovani ai temi della legalità e per far conoscere una pagina tragica della storia italiana anche ai più piccoli, che a differenza dei grandi non la conoscono.
«È importante favorire la legalità attraverso iniziative in ambito culturale, siamo convinti che sia la strada da percorrere, perché è fondamentale promuovere la legalità e farlo attraverso la cultura prima ancora di azioni politiche o giudiziarie – dichiara il sindaco Edoardo Calò.
Siamo contenti di poterlo fare attraverso la presentazione di un libro e con un parterre di ospiti importanti come Maria Francesca Mariano giudice di Corte d’Assise, il già procuratore della Repubblica Cataldo Motta e don Antonio Coluccia, fondatore dell’opera di San Giustino a Roma.
Grazie anche a Claudia Cantatore, dirigente dell’istituto comprensivo “Falcone Borsellino”, che ha risposto positivamente coinvolgendo le istituzioni scolastiche e i più piccoli in questa attività di promozione della cultura della legalità.»
Dopo i saluti del sindaco Edoardo Calò ogni ospite sarà testimone di percorsi di vita e di legalità racconterà la propria esperienza, offrendo notevoli punti di riflessione al pubblico e ai giovani partecipanti.
Ne "La scialletta rossa. Una donna di mafia", Santelli editore, l’autrice Maria Francesca Mariano racconta la storia di una donna colta ed emancipata a capo di un clan mafioso. Attraverso un complesso percorso interiore, compie una scelta rivoluzionaria. L'incontro con una gatta semicieca e con un viandante straniero mettono in crisi un sistema malavitoso formato da regole rigide, omertose e violente, proponendo un modello alternativo di chiara e semplice umanità, dove il valore della libertà splende come punto d'arrivo di redenzione personale.