Prende il via la tre giorni del 63° Congresso Nazionale FIDAS (Federazione italiana associazioni donatori di sangue), a Lecce un fitto programma di incontri per promuovere la cultura della donazione di sangue e plasma.
LECCE - Prende il via la tre giorni del 63° Congresso Nazionale FIDAS (Federazione italiana associazioni donatori di sangue), a Lecce un fitto programma di incontri per promuovere la cultura della donazione di sangue e plasma.
Presenti 49 federate e 185 congressisti, i lavori si sono aperti con i saluti istituzionali, delle autorità locali e il Presidente nazionale FIDAS, Giovanni Musso, nella sua relazione introduttiva ha evidenziato come: “Non è una data qualsiasi quella che abbiamo scelto per avviare il nostro Congresso. È il 25 aprile, un giorno che segna il ritorno alla democrazia, alla dignità, alla libertà per il nostro Paese. Una libertà conquistata anche col sangue versato da tanti uomini e donne, ecco perché aprire oggi il nostro Congresso ha un valore simbolico e morale altissimo. Perché anche noi, ogni giorno, parliamo di sangue. Ma lo facciamo in un’altra chiave: quella della vita, della solidarietà, della cura dell’altro”.
In questo contesto di valori si inserisce, con un alto significato, la Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica, conferita quale Suo premio di rappresentanza a questo Congresso.
“Un’onorificenza che ci onora profondamente perché FIDAS in questi 65 anni, è stata in grado di costruire una rete straordinaria di persone che hanno scelto di esserci, – aggiunge Musso – non per interesse personale ma per spirito civico e amore verso il prossimo. E questa rete oggi si ritrova qui, per riflettere, per progettare, per crescere insieme. Ma siamo consapevoli che il nostro impegno ha senso pieno solo se cammina insieme a quello delle istituzioni e della società tutta”.
In questa prima giornata di Congresso anche la premiazione della VI edizione del Concorso “A Scuola di Dono”, l’iniziativa che ogni anno invita le scuole di ogni ordine e grado a promuovere un gesto volontario, gratuito, solidale che salva la vita come la donazione di sangue e plasma. 120 istituti, 149 docenti, 234 classi e oltre 5.000 studenti e studentesse hanno animato questa edizione che ha visto partecipare 18 regioni su 20.
La giuria composta da Giovanni Musso, Rosita Orlani, Ines Seletti, Luisa Segato, ha premiato per la Sezione Primaria (tema: “Ricercatori di donatori”) “Don G. Calabria” Alpo – Istituto Comprensivo “Dossobuono” - Villafranca di Verona, classi: 1°A, 2°A, 3°A, 4°A, 5°A. Secondaria di I grado (tema: “Guardiani del dono”), Istituto Comprensivo Statale “Scanzano J. - Montalbano J.” - Scanzano Jonico, classi: 1°A, 1°B, 1°C. Secondaria di II grado (tema: “Supereroi in incognito”), Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Ferraris-De Marco-Valzani” – Brindisi, classi: 4°B, 3°B, con il supporto della classe 4°AG. Menzione di merito alla Classe 3° della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Ferrara. Ai vincitori un buono di 500 euro ciascuno per l’acquisto di materiale didattico.
Inoltre è stato firmato il Protocollo d’intesa tra AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) e FIDAS finalizzato alla promozione e diffusione della cultura della donazione del sangue. L’iniziativa si propone diversi obiettivi tra cui promuovere incontri per sensibilizzare alla donazione di sangue attraverso una corretta informazione medico-sanitaria, divulgare l’attività di volontariato nella promozione e diffusione della donazione del sangue quale atto libero e senza fine di lucro, patrocinare incontri e convegni di studio che contribuiscano alla diffusione della coscienza trasfusionale sollecitando la collaborazione di autorità, enti e istituzioni politiche.
“La funzione sociale dell’avvocato – dichiara il Presidente di AIGA, Carlo Foglieni – non si esplica solo negli studi professionali e nelle aule di giustizia, bensì scende quotidianamente nella vita delle persone al fine di tutelare diritti e valori comuni. In questo contesto la donazione di sangue significa prima di tutto tutelare il diritto alla vita”.
“FIDAS – afferma il Presidente Nazionale, Giovanni Musso – ha inaugurato una fase importante di alleanze esterne con protocolli d’intesa come questo fondamentali per far crescere la cultura della donazione del sangue e contribuire a riforme che portino avanti il senso alto insito nella nostra Costituzione e da radicare profondamente nella nostra società”.