Ambulatorio Alzheimer, il distretto di Casarano garantisce le prime visite e la continuità di cura

La prolungata e improvvisa assenza della responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) non ha comunque colto di sorpresa la direzione del Distretto di Casarano.

 

CASARANO (Lecce) - La prolungata e improvvisa assenza della responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) non ha comunque colto di sorpresa la direzione del Distretto di Casarano.

Infatti, si è provveduto prontamente a mettere in atto tutte le azioni possibili per garantire la continuità di cura e tutte le prime visite prenotate sono state riprogrammate sull’altro ambulatorio di Neurologia Distrettuale di Casarano, il cui responsabile è funzionalmente aggregato al CDCD distrettuale (solitamente nella mattinata del lunedì) insieme con una psicologa, avendo già in carico altri pazienti affetti da malattia di Alzheimer.

In tal modo, la presa in carico delle prime visite è stata sempre assicurata e, in alcuni casi, anche anticipata.

Va detto che questo ambulatorio da anni si segnala per l’alta competenza nella cura della malattia di Parkinson e delle Demenze e, cosa da non trascurare, è abilitato per i rinnovi dei piani terapeutici dei farmaci antidemenza.

In questa maniera, nonostante le difficoltà organizzative derivanti dall’assenza della responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, sono stati mantenuti gli standard di qualità che la tipologia di pazienti richiedeva.

Per quanto riguarda le visite successive di controllo programmate sino a settembre 2019, la direzione del Distretto ha accertato la disponibilità di neurologi in altre strutture aziendali (attraverso il Sistema CUP) e nei tempi di programmazione della prestazione prenotata, proponendo ai familiari dei pazienti il nuovo appuntamento presso tali strutture, in particolare nel vicino Distretto di Gagliano, così da non interrompere il processo di cura.

Alcuni pazienti hanno accettato di effettuare la visita di controllo in altra struttura, mentre altri hanno voluto aspettare il ritorno della responsabile del Centro Demenze.

Una circostanza, questa, non imputabile all’azienda sanitaria, che è tenuta a garantire la prestazione specialistica prenotata nei tempi appropriati ma non lo specialista.

In ogni caso, il disagio non prevedibile è stato affrontato con tempestività e mettendo al centro l’interesse di pazienti fragili che hanno diritto alla cura.