Quanto costa il silenzio?

Dall'indagine Intervita omlus sul costo della violenza sulle donne in Italia i numeri sono da capogiro: 17 miliardi di euro che tengono conto delle variabili economiche e sociali. Una cifra enorme che tiene conto di tutti i costi economici (salute, farmaci, giustizia, legali, ecc.) e i relativi effetti moltiplicatori.

LECCE - I numeri sono da capogiro: la violenza domestica sulle donne in Italia ha un costo di quasi 17 miliardi. Il dato è stato diffuso da Intervita onlus ed è contenuto nella ricerca realizzata con il sostegno del Corriere della Sera. Una cifra enorme che tiene conto di tutti i costi economici (salute, farmaci, giustizia, legali, ecc.) e i relativi effetti moltiplicatori come quelli legati alla mancata alla  produttività e non solo.

A questi si aggiungono i costi sociali di un fenomeno in continuo aumento, a ricordare che la violenza contro le donne non è un fatto privato, né un evento di cronaca nera, ma una vera e propria emergenza: ai costi stimati in base a una simulazione di risarcimento danni si aggiungono anche quelli legati al valore della prevenzione che nel 2012 sono stati poco più di 6milioni di euro

L'indagine analizza dettagliatamente i costi sanitari (stimati in 460,4 milioni di euro, cifra che comprende il costo dei ricoveri al pronto soccorso delle donne vittime di violenza) quelli psicologici (per l’assistenza 158,7 milioni), per i farmaci, ma anche quelli per l’ordine pubblico dall’impegno delle forze dell’ordine, alle denunce, dalle investigazioni alla trasmissione del fascicolo all’autorità giudiziaria che è stato stimato in 235,7 milioni di euro.

Ci sono poi i costi giudiziari (421,3 milioni di euro) e quelli i spese legali (289,9 milioni).

Non mancano quelli relativi ai servizi sociali dei Comuni stimati in 154,6 milioni. Infine, il costo dei centri antiviolenza che è stato calcolato in 7,8 milioni di euro.

Anche la mancata produttività che subisce il sistema a causa delle violenza contro le donne ha un costo che tiene conto non solo delle assenze e della minore produttività, ma anche del minor reddito a disposizione delle famiglie. Il costo stimato è di 604,1 milioni di euro.

Nei quasi 17 miliardi, buona parte è rappresentata dai costi non monetari quali l’aumento degli stati patologici, l’aumento della mortalità dovuta a omicidi e suicidi, l’abuso di alcool e stupefacenti e i disturbi depressivi, un costo umano ed emotivo in cui si assommano anche gli effetti moltiplicatori sociali il tutto è stato stimato in ben 14,3 miliardi di euro (calcolati con una simulazione di risarcimento danni fisici, morali e biologici).

Miriam Ratta