Il celebre documentarista Luigi Di Gianni nel Salento: domani a Palazzo Adorno la presentazione dell'evento

LECCE - Domani, giovedì 7 aprile, alle ore 10, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce, sarà presentato il programma di eventi organizzato in occasione della visita nel Salento del grande documentarista Luigi Di Gianni, ultimo collaboratore ancora in vita del celebre antropologo Ernesto De Martino.

L'iniziativa, nata da un'idea e da un progetto di Alessandro Turco, è promossa dai Comuni di Montesano Salentino e Ruffano, in collaborazione con la Fondazione Notte di San Rocco di Torrepaduli e con il patrocinio della Provincia di Lecce, della Regione Puglia, di Apulia Film Commission e di Lucana Film Commission, media partner Telerama.

Interverranno per illustrare i dettagli dell'evento il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il sindaco di Montesano Salentino Silvana Serrano, il sindaco di Ruffano Carlo Russo, il presidente della Fondazione Notte di San Rocco Pasquale Gaetani, l'etnomusicologo Pierpaolo De Giorgi, il regista Edoardo Winspeare, lo storico Ermanno Inguscio, la regista e attrice Rosaria Ricchiuto. L'incontro sarà moderato dal giornalista Cesare Vernaleone.

Considerato tra i maestri del documentario italiano, attuale presidente della Lucana Film Commission, l'ormai novantenne Luigi Di Gianni sarà protagonista di una giornata a lui interamente dedicata, tutta salentina sabato prossimo 9 aprile.

La visita del celebre documentarista si snoderà tra Montesano, dove tornerà, tra l'altro, sui luoghi in cui, tra il 6 ed il 7 agosto 1965, girò il "Male di San Donato", e Ruffano. Oltre all'incontro con le comunità locali è prevista anche la proiezione di due suoi documentari ispirati agli antropologi. L'incontro sarà anche spunto per una riflessione e comparazione con l'analogo rito tradizionale e popolare che si svolge ogni anno presso il Santuario di San Rocco di Torrepaduli.

Luigi Di Gianni ha girato oltre sessanta documentari e vari sceneggiati televisivi, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il nastro d'argento alla Biennale di Venezia del 1975 per il film "Il tempo dell'inizio". Gli sono state dedicate numerose rassegne internazionali, alcune presso gli istituti italiani di cultura come quelli di Vienna, Monaco di Baviera, Stoccolma, Helsinki e Copenhagen. L'Università di Tubinga, oltre ad avergli dedicato una retrospettiva, ha istituito una Fondazione-Archivio per la conservazione e la diffusione dei suoi film documentari. Il Festival di Berlino, nel 2003, lo ha celebrato con la proiezione di cinque opere.

Miriam Ratta