POLIGNANO A MARE (Bari) - Il più atteso è stato Beppe Fiorello. In lui i cittadini di Polignano a Mare rivedono il loro Mimì, e l’attore non nasconde certo l’identificazione con “un personaggio che non mi lascia più”.
A due passi dal mare l’altra sera l’omaggio a Domenico Modugno, che anticipa la prossima edizione del Medimex di Bari: “Meraviglioso Modugno” è lo spettacolo voluto da Puglia sounds che celebra Mister Volare, e che si è svolto nella città natale del cantautore, Polignano a Mare.
A confrontarsi con un’eredità pesante e sempre viva una serie di artisti nazionali: Alessandro Mannarino, Cristian Mele, Brunori Sas con Dimartino e Nicolò Carnesi, Paola Turci, Daniele Silvestri, Renzo Rubino, Peppe Servillo e Antonio Maggio.
Ognuno con la propria versione di Modugno, in grado di regalare gioielli musicali ancora oggi a quasi vent’anni dalla morte. Il pubblico è accorso numeroso, duemila i posti a sedere ma secondo il Comune l’affluenza complessiva nella cittadina ha raggiunto le ventimila unità.
Tutti a canticchiare qualche verso ormai intrecciato al DNA della cultura italiana: “Dio, come ti amo” e “La lontananza” – magistralmente interpretate da Paola Turci – oppure parole scanzonate come quelle de “La donna riccia”, affidata al pugliese Antonio Maggio.
Dal repertorio sconfinato di Mimì vengono fuori rarità come “Mafia” – profetica e necessaria per Silvestri – oppure “Sole, sole, sole” – “un’esplosione”, per Rubino – brani che hanno lasciato il segno e che ognuno adatta al proprio stile.
Come confermato da Peppe Servillo, interprete di una struggente “Lu pisci spada” con arrangiamento ridotto all’osso.
Fiorello ha ricevuto le chiavi della città per il suo ruolo nella fiction su Modugno, scherzandoci su - “A me andrebbe bene quell’appartamento lì” – poi ha invitato sul palco tutti gli artisti per un finale “Nel blu dipinto di blu”, accompagnato dalle voci degli spettatori.