NARDO', Roberto My: (

 
 
NARDO' (Lecce) -Dichiarazione del consigliere comunale di Roberto My.
 
In questa città le cose vanno così! Rotonde e piste ciclabili rappresentano la carta da regalo. Poi scarti il regalo e all'interno scopri la verità: ceneri e carboni. Freddo e disagi per studenti e docenti,  servizi carenti.
Siamo nella prestigiosa scuola media di via XX Settembre " Dag Hammarskjold.....
 
I ragazzi tornano a scuola e rimangono “congelati”. Tanto da trascorrere l’intera giornata coperti da cappotti, pellicce, mantelle e plaid. Una notizia di ordinaria amministrazione, si dirà. Ma stavolta la chiave di lettura è diversa perché c’è un consigliere comunale a prendere posizione e fare la domanda che rivela la nudità del re: “ma se sappiamo tutti che qui da noi il freddo insostenibile dura venti giorni, forse un mese, allora perché non ci si attrezza seriamente per far funzionare le caldaie in questo periodo?” Una osservazione lapalissiana, nella sua linearità. “La caldaia si rompe ogni anno, lo sanno tutti – dice Roberto My, consigliere di minoranza – e dopo la riparazione trascorrono un paio di settimane… e poi si rompe di nuovo. Ragazzi, genitori, insegnanti sono stufi di questo andazzo. Che subiscono sulla propria pelle e solo loro. Gli uffici e la dirigenza, infatti, sono serviti da termoconvettori. Lì dentro la temperatura è confortevole. Ma chi sta in aula no, evidentemente non ha gli stessi diritti. In questa città, però, va così: rotonde e piste ciclabili rappresentano la carta da regalo. Poi scarti il pacco e all’interno, trovi la verità: freddo e disagi per gli studenti delle scuole dell’obbligo, servizi carenti. Cenere e carboni”. 
Nella scuola, siamo nella media di via XX Settembre, il prestigioso ex “primo nucleo” Dag Hammarskjöld, tutti si lamentano. Anche i docenti che restano in cappotto, o camminano avanti e indietro per scaldarsi un po’. C’è chi porta la borsa dell’acqua calda. Il problema pare sia ascrivibile ad un impianto obsoleto, che funziona male. “Ma la cosa assurda – conclude il consigliere comunale – è che son cose risapute. Ogni anno è la stessa solfa. Eppure lo sanno bene tutti che al rientro dalle vacanze questa benedetta caldaia si impalla. Basterebbe pensarci il giorno prima, con un controllo, una revisione. Ripeto: sono venti giorni, un mese di freddo intenso. E, ogni anno, stiamo qui ad attendere che arrivi e che passi. Senza far nulla per trovare una soluzione definitiva”.