Il leader di Sel, Nichi Vendola, apre a Pierferdinando Casini

Una parziale apertura all'Udc e a Pierferdinando Casini e, contemporaneamente, un no definitivo a qualsiasi ipotesi di coalizione che comprenda anche Gianfranco Fini. Questa in sostanza la posizione di Sinistra Ecologia Libertà così come spiegato da Nichi Vendola al termine dell'incontro con Pier Luigi Bersani.

ROMA - Una parziale apertura all'Udc e a Pierferdinando Casini e, contemporaneamente, un no definitivo a qualsiasi ipotesi di coalizione che comprenda anche Gianfranco Fini. Questa in sostanza la posizione di Sinistra Ecologia Libertà così come spiegato da Nichi Vendola al termine dell'incontro con Pier Luigi Bersani.

Vendola ha infatti spiegato di essere aperto a coalizioni che comprendano "tutti quelli che vogliono modernizzare l'Italia" e che abbiano al centro "i diritti sociali e civili delle persone, come i diritti delle coppie gay".

"Il centrosinistra è il soggetto fondante dell'alternativa e non deve aver paura di portare con sè chi intende arricchire il suo orizzonte se l'agenda ha al centro i diritti sociali e civili. Io non pongo veti a nessuno", ha detto Vendola.

Il leader di Sel non fa riferimento ai matrimoni e, in questo, si colloca nella scia di quanto detto anche da Casini durante l'ultimo direttivo del partito, quando il leader centrista aprì al riconoscimento dei diritti delle coppie gay, chiudendo contemporaneamente a qualsiasi ipotesi di dialogo sui matrimoni.

Diverso il discorso per Gianfranco Fini che, dice ancora Vendola, "vuole ricostruire la destra in Italia, mentre noi lavoriamo per ricostruire la sinistra. Mi pare che siano due posizioni antitetiche e inconciliabili".

Il programma dal quale ripartire, per Vendola, dovrà comunque avere "al centro i temi del lavoro e del futuro da garantire ai nostri giovani" oltre che "il riconoscimento dei diritti civili e sociali: questo Paese - ha concluso Vendola - è stato per molti anni vampirizzato dal berlusconismo". "Sel è disponibile ad essere un soggetto fondatore al pari del Pd di un polo della speranza per costruire l'alternativa a 30 anni di iberismo che hanno portato l'Italia in grande crisi".

Nichi Vendola, al termine dell'incontro di circa un'ora e mezza con il segretario del pd Pier Luigi Bersani, si dice pronto alla coalizione di centrosinistra, smentendo però come "Fantapolitica" l'ipotesi di una lista unica Pd-Sel.

"A me spiace molto ma le sue continue polemiche e il suo propagandismo esagerato rischiano di portarlo alla deriva". Nichi Vendola, al termine dell'incontro al Pd con Pier Luigi Bersani, critica così il leader Idv Antonio Di Pietro nella prospettiva di un'alleanza di centrosinistra.

Di Pietro, sostiene Vendola "non sta dimostrando molto interesse verso una prospettiva che avevamo immaginato insieme. La sua attività prevalente è da polemista più che da costruttore dell'alternativa".

"L'Idv ha fatto la sua scelta da un po' di tempo, ha scelto un'altra strada". Pier Luigi Bersani, dopo l'incontro con Nichi Vendola, descrive così la distanza dal leader dell'Idv, Antonio Di Pietro.

"Un incontro molto buono e molto utile. Si possono fare passi avanti molto importanti, c'e' lavoro da fare ma vedo tutte le prospettive positive. Abbiamo bisogno di qualche mese per garantire l'impegno ad un governo dai contenuti seri". Pier Luigi Bersani è fiducioso dopo l'incontro con Nichi Vendola.

"Abbiamo parlato - spiega Bersani - di Italia, di lavoro, di temi sociali per profilare un'alternativa di governo alla destra". Ora, aggiunge il segretario Pd, "Vendola e Sel proporranno una proposta interlocutoria con un documento e noi continuiamo negli incontri che saranno un po' di profilo politico, un po' con i soggetti sociali, a partire domani dal forum del terzo settore".