EMBARGO DELLA VITE PUGLIESE, ON. RAFFAELE FITTO: “UN’ALTERNATIVA C’E’ PER POTER COMUNQUE COMMERCIALIZZARE LE NOSTRE BARBATELLE IN EUROPA. L’HO PROPOSTA ALLA COMMISSIONE”

Il leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto, presenta alla Commissione Europea un’altra interrogazione e propone una seria soluzione per il settore vivaistico-vitivinicolo.

 

 

BRUXELLES (Belgio) - Il leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto, presenta alla Commissione Europea un’altra interrogazione e propone una seria soluzione per il settore vivaistico-vitivinicolo.

 

Di seguito la sua dichiarazione.

 

Condivido totalmente le preoccupazioni dei viticoltori pugliesi per l’embargo nei confronti della vite, emanato dalla Comunità Europea nel maggio scorso per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa.

 

Un blocco praticamente riconfermato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea che, nonostante sia in possesso dei dati forniti dal Cnr, dall’Università di Bari e dal centro ricerche Basile-Caramia, ha deciso di rinviare la decisione di sbloccare la vendita delle barbatelle (ovvero delle piccole viti da innestare) dopo aver ottenuto il parere dell’Autorità per la sicurezza alimentare che arriverà solo tra due mesi. Per questo motivo, avevo presentato una interrogazione il 25 settembre alla Commissione Ue per conoscere quali iniziative immediate intende adottare onde evitare che l’intero settore vivaistico-vitivinicolo pugliese sia messo in ginocchio.

 

Fermo restando che il nostro obiettivo principale deve essere l'eliminazione della vite da questa lista nera ottenendo al più presto il via libera dall'EFSA e dal Comitato fitosanitario,  ho anche presentato un’ulteriore interrogazione urgente per trovare un'alternativa al fine di anticipare la commercializzazione delle barbatelle. L'EFSA, infatti, ha pubblicato un parere scientifico, il 2 settembre, in cui dichiara che il trattamento con acqua calda (HWT in breve) per eliminare la flavenza dorata è efficace anche contro la Xylella fastidiosa presente sulle viti. Dopo questo trattamento il materiale viticolo è reso, secondo l'EFSA, commercializzabile verso le zone protette dell'UE.

 

Per queste ragioni, ho chiesto alla Commissione di intervenire d'urgenza sul Comitato fitosanitario affinché possa autorizzare il trattamento HWT e di conseguenza dare la possibilità ai viticoltori di commercializzare i loro prodotti. Sarebbe mettere una pezza di fronte a una situazione che rischia di far fallire un intero settore. In relazione a questo aspetto è opportuno segnalare che la strumentazione necessaria per effettuare questo trattamento è oggetto di una apposita rimodulazione del progetto Interventi per la competitività del comparto viti-vivaistico salentino, non ancora approvato dalla Regione Puglia.


Infine voglio fare un'ultima considerazione: Cercasi disperatamente Governo e Regione. Proprio pochi giorni fa, la Commissione UE si è lamentata dei seri ritardi di attuazione del Piano Siletti e ha minacciato la revisione del piano stesso e l'adozione di  misure ancora più drastiche. Addirittura, si sta prendendo in considerazione l'apertura di una procedura di infrazione contro l'Italia. Un disastro su tutta la linea, che si gioca sulla pelle degli agricoltori pugliesi e dei contribuenti italiani.