LECCE2019, ERIO CONGEDO: “E’ CADUTA LA MASCHERA ALLA SINISTRA SALOTTIERA, LONTANA DAI CITTADINI E SENZA SENSO DI APPARTENENZA”

 Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo interviene nel dibattito sulle motivazioni della giuria internazionale sul progetto della candidatura di Lecce a Capitale europea della Cultura 2019 e lo fa evidenziando i risultati della partecipazione del territorio a questa sfida e la ambigua posizione della sinistra cittadina.

 

LECCE - Il vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo interviene nel dibattito sulle motivazioni della giuria internazionale sul progetto della candidatura di Lecce a Capitale europea della Cultura 2019 e lo fa evidenziando i risultati della partecipazione del territorio a questa sfida e la ambigua posizione della sinistra cittadina.

“Sull’esito di questa storica sfida di Lecce e del Salento - commenta - forse stanno spuntando bilanci e analisi assai poco generosi e soprattutto non veritieri. Non so francamente se si potesse fare di più e già il fatto di aver superato nella prima selezione candidature blasonate come Palermo, Venezia o Pisa e comunque un’altra decina di città con enormi possibilità progettuali è un dato che non va dimenticato, soprattutto perché ha dato a Lecce, comunque, una ribalta eccezionale di cui misureremo gli effetti positivi molto presto. Si tende purtroppo a non considerare che essere lì, in finale, insieme alle altre cinque candidature prescelte, rappresenta un risultato eccezionale che dimostra che si è lavorato bene e che parlare addirittura di fallimento è un paradosso risibile.

 Ma - aggiunge Congedo - è la Sinistra leccese che ha perso la maschera e che adesso sta mostrando il suo vero volto, nascosto fino a ieri. Quello di chi tradizionalmente non ha senso dell’identità e dell’appartenenza (decisivi per Matera), di chi ha platonicamente sostenuto il cammino, di chi antepone il calcolo politico al bene del territorio e dei cittadini. Una sinistra su cui non voglio certo generalizzare, visto che in Regione, dal presidente Vendola agli esponenti salentini in Giunta e in Consiglio, tutti hanno dimostrato senza ambiguità di voler stare dalla parte di Lecce2019 e di voler contribuire secondo le proprie possibilità.

 Questa vicenda servirà a far capire ai cittadini chi è che ha a cuore gli interessi collettivi e si schiera dalla parte della città e chi, come la sinistra radical chic e tanto snob, ha a cuore solo le sorti della sua parte politica - conclude - limitandosi a pontificare dai salotti senza rimboccarsi le mani, rinunciando a priori a confrontarsi con i cittadini e a capire le aspettative del territorio”.