NARDO', “DISTRIBUZIONE PACCHI ALIMENTARI AD OPERA DI CASAPOUND. È FENOMENO NON PIÙ TOLLERABILE. INTERVENGA LA PROCURA!”

 "È d’obbligo evidenziare come il Sindaco Mellone sia silenziosamente compiacente e dunque corresponsabile di questo fenomeno, perché diversamente avrebbe dovuto vigilare sulle operazioni di consegna dei pacchi alimentari."

 

 

NARDO' (Lecce) - "Quanto si sta continuando a verificare a palazzo Personé rappresenta un fenomeno spregevole non più tollerabile. Quella della distribuzione dei pacchi alimentari è un’offesa alla dignità delle persone."

Lo affermano i consiglieri comunali di opposizionLorenzo Siciliano, Daniele Piccione, Roberto My, Carlo Falangone e Giancarlo Marinaci, che così proseguono: "Nel corso della serata di ieri è stata effettuata la distribuzione delle derrate alimentari e alla stessa hanno preso parte diversi aderenti all'organizzazione politica Casapound, nonché il locale referente e candidato alle elezioni politiche del 4 Marzo.

Gli iscritti a Casapound si occupavano personalmente del trasporto dei pacchi alimentari dalla sala comunale alle auto di proprietà dei cittadini recatisi per ricevere il pacco. Con tanto di gazebo per la distribuzione del materiale elettorale a pochi metri dal luogo in cui avveniva la consegna degli alimenti.

È d’obbligo evidenziare come il Sindaco Mellone sia silenziosamente compiacente e dunque corresponsabile di questo fenomeno, perché diversamente avrebbe dovuto vigilare sulle operazioni di consegna dei pacchi alimentari.

Abbiamo ritenuto di fondamentale e prioritaria importanza produrre un'interrogazione consiliare urgente, che verrà inviata alla Procura della Repubblica di Lecce e al Prefetto Palomba per chiarire ogni aspetto di questa opaca questione che è contraddistinta da diverse ipotesi di reato.

La nostra non sarà mai una Città ostaggio di queste becere usanze che si richiamano al ventennio fascista. I cittadini che versano in condizioni economiche disagiate è giusto che sappiano, innanzitutto, che quella distribuzione è frutto di risorse pubbliche impegnate dal Comune di Nardò e che la social card, che permetterebbe ad ogni avente diritto di recarsi in maniera autonoma presso i supermercati autorizzati è stata volutamente abolita per costringerli a questo umiliante e grottesco pellegrinaggio nel pieno centro della Città."