Aggressione fascista a Nardò, Art. 1 - MDP: E' necessario "manifestare il proprio sdegno e la propria condanna nei confronti di quella violenza"

"Il sindaco di Nardò, intento verosimilmente a lisciare il pelo ai sui amici di Casa Pound, si è ben guardato dal condannare questo atto di violenza brutale perpetrato ai danni di un ragazzo ...".

 

NARDO' (Lecce) - "La violenta aggressione di stampo fascista subita giorni fa nel pieno centro cittadino da un giovane neritino di sinistra, costretto purtroppo a fare ricorso alle cure del pronto soccorso, è l’esempio lampante della intollerabile pratica delinquenziale posta in essere da elementi dell’estrema destra, che disprezzano evidentemente il confronto civile fra persone di orientamento politico differente e marcano il territorio con la violenza bruta e con le intimidazioni."

Lo dice Rino Giuri, del Coordinamento Art. 1 - MDP, che così prosegue: "Dall’auto esaltazione balorda e dalle squallide rivendicazioni di appartenenza ormai dilaganti sui social network, questi elementi della destra fascista e razzista locale sono passati alle vie di fatto, nel sostanziale disinteresse delle istituzioni, fra le quali spicca l’assenza totale degli amministratori di questa città.

Infatti, il sindaco di Nardò, intento verosimilmente a lisciare il pelo ai sui amici di Casa Pound, si è ben guardato dal condannare questo atto di violenza brutale perpetrato ai danni di un ragazzo, la cui unica “colpa” è quella di manifestare la sua risoluta contrarietà alla turpe ideologia e ai metodi truculenti della teppa fascista.

E’ indispensabile che le coscienze, le associazioni, i partiti democratici di Nardò trovino il modo, anche organizzato e forte, di manifestare il proprio sdegno e la propria condanna nei confronti di quella violenza che, nel passato non remoto, ha rappresentato il brodo di coltura del ventennio fascista e in quello più recente, dell’epoca delle stragi e dei tentativi di golpe", conclude Giuri.