Maltrattamenti sui minori: a Taranto interdette due insegnanti di Scuola dell'Infanzia

Due maestre di una scuola dell'infanzia di Taranto sono state interdette dalla professione per avere maltrattato ripetutamente bambini di età compresa tra tre e cinque anni. E’ il risultato dell'operazione della Polizia chiamata “Madre Coraggio” e partita dalle segnalazioni di alcuni genitori allarmati dal cambio di umore dei propri figli.

  

TARANTO - Due maestre di una scuola dell'infanzia di Taranto sono state interdette dalla professione per avere maltrattato ripetutamente bambini di età compresa tra tre e cinque anni.

E’ il risultato dell'operazione della Polizia chiamata “Madre Coraggio” e partita dalle segnalazioni di alcuni genitori allarmati dal cambio di umore dei propri figli.
 
Gli agenti della squadra mobile di Taranto, diretti dal vice questore aggiunto Roberto Giuseppe Pititto, tra fine maggio e gli inizi di giugno scorso hanno piazzato nell'asilo telecamere e microfoni che hanno permesso per dieci giorni di filmare ed ascoltare tutto quello che avveniva in quella classe.
 
Le intercettazioni visive e ambientali hanno confermato i sospetti. I bambini venivano picchiati e con loro si utilizzava spesso un linguaggio forte e non adatto alla loro età. Così questa mattina sono state eseguite due misure cautelari interdittive nei confronti delle due maestre, entrambe tarantine, una delle quali di sostegno ad un alunno disabile, che non potranno più esercitare la loro professione.

La titolare della classe è una donna di 46 anni, insegnante dal 1999, mentre la docente di sostegno, di 45 anni, lavorava da 9 anni. Quest'ultima si occupava di un bambino disabile, affetto da autismo. Entrambe dovranno rispondere di maltrattamenti ai danni di minori.
 
Quindici i piccoli alunni costretti a subire i maltrattamenti, tra loro anche i tre piccoli i cui genitori hanno segnalato le violenze. Le mamme si erano accorte che i loro figli non erano più sereni e andavano malvolentieri a scuola. Dopo ripetute domande sembra che i bambini siano riusciti a raccontare cosa accadeva all'asilo.

Hanno raccontato ai genitori che quando disubbidivano, la maestra e l'insegnante di sostegno, diventavano violente e li colpivano. Gomitate in faccia anche ad un bimbo disabile, in un'occasione letteralmente trascinato sul pavimento. 

"Fai schifo, non sai fare un cazzo" grida la maestra ad un bimbo in lacrime nei video registrati dagli inquirenti. Decine i comportamento intimidatori e violenti ripreso dall'occhio elettronico della polizia. Un bimbo riceve uno schiaffo, "ti devi andare a sedere, non ti voglio più vedere in giro" grida la maestra, chiamando poi "cretini" tutti i bimbi. Un altro viene umiliato e costretto in lacrime "nessuno verrà alla tua festa", solo perché a tre anni s'è fatto la cacca addosso. Episodi che hanno creato un clima di terrore. Quando un bimbo viene colpito e piange, gli altri restano immobili terrorizzati. In molte immagini i bimbi sono ripresi nel gesto di proteggersi in viso con le braccia mentre le maestre alzano le mani. In classe c'è anche un bimbo disabile. Il 30 maggio scorso viene ripreso mentre fugge dalla maestra che dovrebbe dedicarsi solo a lui. Si copre la faccia con le braccia per non essere colpito. Poi viene spinto in un angolo contro un mobile e colpito con una gomitata in faccia. 

La polizia descrive l'episodio in una informativa ai giudici: subito dopo l'insegnante si allontana per parlare al telefono lasciando il bimbo con un compagno di classe, ma poi torna e gli tira le orecchie. In altro episodio sempre lo stesso bimbo disabile è vittima di un altro comportamento violento: la maestra gli piega il gomito all'indietro e lui spaventato si rifugia sotto la scrivania della bidella. Le due insegnanti hanno rischiato l'arresto a giugno, ma ormai la scuola era finita. Per impedire che agissero nuovamente in modo violento il gip Vilma Gilli ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare di interdizione dalla professione per due mesi. I bambini intanto sono stati trasferiti dai loro genitori in un'altra scuola materna.
  
L'osservatorio sui diritti dei Minori
"Da anni chiediamo, inutilmente, che i docenti vengano sottoposti periodicamente a controlli di tenuta psichica e molti di loro sostengono la nostra richiesta. Peccato che i governanti non abbiano mai tenuto in considerazione la nostra richiesta". Lo rileva il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, riferendosi alle due insegnanti della scuola dell'infanzia di Taranto interdette dalla professione.
  
Per Marziale, "la fenomenologia è da considerarsi emergenziale, i numeri non sono un'opinione e fanno statistica. Verificare la tenuta psicologica di quanti svolgono un mestiere così usurante è un passo dovuto ai bambini, alla loro incolumità, alle loro famiglie e non significa stigmatizzare una categoria formata per la stragrande maggioranza da professionisti impeccabili, bensì eradicare le mele marce dal sistema".