MORTO A 64 ANNI L'ASSESSORE REGIONALE SALVATORE NEGRO. IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE EMILIANO

E' venuto a mancare questa mattina all'età di 64 anni Salvatore Negro, assessore al Welfare della Regione Puglia e consigliere regionale eletto nelle fila dei Popolari. In segno di cordoglio la seduta del Consiglio regionale prevista per oggi è stata rinviata a venerdì prossimo.

 

BARI - E' venuto a mancare questa mattina all'età di 64 anni Salvatore Negro, assessore al Welfare della Regione Puglia e consigliere regionale eletto nelle fila dei Popolari.

Negro nonostante l'aggravarsi, negli ultimi tempi, della malattia ha fatto la scelta di rimanere impegnato con il suo lavoro sino all'ultimo giorno.

Nato il 2 gennaio 1953 a Muro Leccese (Lecce), Negro è stato sindaco della sua città per due mandati, dal 1995 al 2004.

E' stato poi impegnato come vicepresidente nella Provincia di Lecce, fino al 2009.

Nel 2010 è stato eletto per la prima volta nel Consiglio regionale nella lista Unione di Centro.

È stato capogruppo dell'Udc in consiglio regionale e componente della terza Commissione consiliare (Servizi sociali) e della quarta (Sviluppo economico).

Poi la riconferma in Consiglio e la nomina ad assessore al Welfare nella giunta regionale guidata da Michele Emiliano.

In segno di cordoglio la seduta del Consiglio regionale prevista per oggi è stata rinviata a venerdì prossimo.  

 «La scomparsa di Totò Negro è un dolore immenso per me - ha affermato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Ci ha lasciato un uomo mite, onesto, generoso e competente, protagonista di tante battaglie a difesa della Puglia e dei pugliesi. Un compagno di lavoro straordinario, che ti entusiasmava. Soprattutto, aveva una sensibilità che gli consentiva di comprendere da assessore al Welfare anche le situazioni più complicate. Questa sensibilità umana ovviamente aggrava il dolore di tutti quelli che lo hanno conosciuto. Ha servito questa Regione con fedeltà e anche con felicità, perché era molto felice di svolgere un ruolo, in realtà difficile, di star dietro all’infinita serie delle sofferenze umane. È stato, insieme agli uffici competenti il padre del Red, il reddito di dignità. Sono certo che i valori che Totò ha contribuito a trasmettere con la sua testimonianza e il suo impegno civile non verranno dimenticati».